Edoardo ammette: "Sono malato ma non terminale. La telefonata alla radio? Mi faceva ridere che il mio pensiero fosse sempre alla Roma nonostante le difficoltà della vita"

18/04/2024 alle 15:15.
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Dopo che la sua storia ha spinto anche Daniele De Rossi a fare un appello in conferenza stampa (“Contattaci se vuoi, siamo qui per te”), Edoardo ha nuovamente chiamato la nostra trasmissione questa mattina, in privato, sorpreso ed emozionato dal clamore creato dalla sua telefonata. È stato prima un amico del ragazzo a chiamare in diretta, spiegando come Edo sia un ragazzo strariservato, non pronto a gestire tanto clamore e che è comunque grato per quello che le sue parole hanno suscitato.

[...] È riconoscente per la quantità d’amore che l’ha raggiunto, imbarazzato, però, dalla riconoscibilità arrivata nella sua cerchia privata e lavorativa, all’interno della quale aveva mantenuto il massimo riserbo su quelle che sono le sue condizioni di salute.

È quindi adesso intenzionato a scrivere una lettera per ringraziare personalmente tutti i tifosi giallorossi (e non solo) che si sono mobilitati in massa [...]. Per il momento Edoardo preferisce però restare nell’anonimato, almeno per il momento, non vuole essere compatito ma ringrazia di cuore la Roma, in particolare i Friedkin e Daniele De Rossi per l’invito che gli hanno fatto arrivare pubblicamente, non escludendo, però, di poter anche cambiare idea, dopo aver metabolizzato quanto sta accadendo intorno a lui e alla sua telefonata. [...]. La Roma è stata immediatamente informata della volontà del ragazzo e resta aperta a qualsiasi sua decisione anche futura. Intanto solo una cosa possiamo dire: Edoardo siamo tutti con te. Ti vogliamo bene.

(marione.net)

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Il tifoso malato terminale che chiede alla Roma di vincere l’Europa League nella finale a Dublino il 22 maggio? Adnkronos è in grado di rivelare che è un falso. O meglio, esiste, è anche un tifoso romanista sfegatato. Ma non è malato terminale, non ha in programma di andare in Svizzera per il suicidio assistito e non è chiaro perché abbia chiamato Tele radio stereo, una delle emittenti radiofoniche più seguite dai tifosi romanisti, mettendosi a piangere mentre raccontava la sua storia struggente. [...]

Ma Edoardo, questo il nome con cui si è presentato alla radio (attenzione: è il suo vero nome), è proprio difficile che voglia farsi trovare. Perché si è inventato tutto. [...] La verità è che Edoardo non è disperato come racconta in radio: è vero che possiede dei cani (come ha raccontato alla radio). Ma ha una moglie con la quale si è sposato neanche un anno fa, una donna erede di una ricca e famosissima famiglia.

(adnkronos.com)

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"Viviamo in una società in cui se stai male devi piangere e piangerti addosso. Se agli altri appari come uno che ride, che scherza, allora non può essere vero che soffri. Se uno sbaglio l'ho fatto è che ho definito 'terminale' la mia malattia, anche se poi mi sono corretto, per fortuna. La mia non è una malattia terminale ma comunque è cronica e incurabile. Ci convivo da anni e ho iniziato una cura sperimentale che mi costringe ad andare fuori Italia. Però in Svizzera al momento non vado...". A parlare all'Adnkronos è Edoardo, il tifoso giallorosso al centro delle cronache per una struggente telefonata a Tele radio stereo. [...]

"Il fine vita? E' un pensiero per me estremamente rilassante, per questo l'ho citato. Io tengo duro per i miei affetti, per mia moglie, ma con questa malattia cronica che mi distrugge la vita quotidiana, con il medico che mi ha sempre assistito e operato e mi ha detto che non c'è nulla da fare... ecco, viene da pensarci". Per Edoardo "la riservatezza è una dote essenziale". "Quello che ho - racconta - lo sanno i miei genitori, due dei miei amici più cari e mia moglie, che perfino l'anno scorso, quando ci siamo sposati, mi ha curato amorevolmente al bagno all'oscuro degli invitati, naturalmente ignari di tutto. Quella telefonata alla radio, che mai avrei pensato avrebbe suscitato tanto scalpore, l'ho fatta perché mi faceva ridere che, pur in una situazione dolorosissima, il mio pensiero fosse sempre alla Roma, come pure oggi. Io scherzo sempre, la leggerezza mi aiuta. Per questo tanti amici che hanno sentito il mio intervento in diretta alla radio mi hanno preso per pazzo, riconoscendo la mia voce. Mi hanno chiamato in tanti, increduli di cosa nascondo".

(adnkronos.com)

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Nuovi aggiornamenti sulla questione da parte dell'emittente radiofonica:

"Nel pomeriggio siamo stati nuovamente contattati da Edoardo che, scosso dalle notizie uscite alla fine della trasmissione, ci ha voluto fornire ulteriori particolari sulla patologia che lo ha colpito da sette anni a questa parte. Ci ha anche indicato il nome dell’associazione che lo segue dall’insorgere della malattia e fornito il recapito di Stefania Bettinelli, fondatrice e presidente dell’associazione Le Ali di Camilla, con cui abbiamo parlato telefonicamente, che ci ha confermato di seguire Edoardo da 7 anni perché soffre di una malattia rara e che proveremo a ricontattare domani durante la trasmissione".

(marione.net)

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