Coppa Italia: scontri prima della finale tra Lazio e Atalanta. 3 tifosi laziali arrestati, incendiata un'auto della polizia locale. Raggi: "Servono provvedimenti forti"

16/05/2019 alle 02:01.
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A poche ore di distanza dal fischio d'inizio della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta, fuori dallo Stadio Olimpico ci sono stati scontri con la polizia. Gli agenti, in assetto antisommossa, hanno risposto con cariche, idranti e lacrimogeni per tentare di disperdere i gruppi di ultras della Lazio che hanno lanciato sampietrini, fumogeni e bottiglie di birra all’indirizzo delle forze dell’ordine.

E' il dirigente della polizia locale del Gruppo Cassia, il vigile rimasto ferito al volto stasera fuori lo stadio Olimpico nel pre-partita di Atalanta Lazio. Durante i disordini, oltre l'auto incendiata, sono stati danneggiati altri due veicoli dei vigili. Poco dopo le 19 a Lungotevere Maresciallo Diaz un gruppo di tifosi ha iniziato un lancio di bottiglie e fumogeni contro le pattuglie della polizia locale presenti sul posto per i servizi di viabilità per la finale di Coppa Italia. Uno dei veicoli di servizio è stato colpito da una molotov e ha preso fuoco. Rimasti intossicati un funzionario e il dirigente del Gruppo Cassia che ha riportato anche alcune ferite sul volto. Sono stati trasportati all'ospedale Gemelli per le cure del caso. Altre due auto di servizio sono state danneggiate.

I tre arrestati per i disordini fuori lo stadio Olimpico sono ultrà della Lazio. Durante l'afflusso un gruppo di tifosi travisati ha cercato di forzare il cordone della polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e con l'uso degli idranti. A quanto ricostruito dalla a mandare a fuoco l'auto della polizia locale è stata una torcia, ossia un fumogeno, e non una molotov come reso noto dalla in un primo momento.

"Le città non possono essere messe a ferro e fuoco da gruppi di delinquenti organizzati che con il pretesto di una partita di calcio devastano tutto e aggrediscono gli uomini della polizia, ovvero persone che stanno lavorando per tutti noi". Così su la sindaca di Roma Virginia Raggi in riferimento i disordini nei pressi dello Stadio. "Non è giusto che siano i cittadini e le amministrazioni a farsi carico delle spese per il mantenimento della sicurezza: non si può mettere sotto assedio una città. La misura è colma. Servono provvedimenti forti nei confronti di questi barbari".

"Rivolgo pubblicamente - prosegue la sindaca - un ringraziamento a tutti gli agenti della Polizia di Roma Capitale e di tutte le forze dell'ordine impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini e lo svolgimento di un evento sportivo come la finale di Coppa Italia. Oggi uno dei miei agenti ha rischiato la vita per colpa di un gruppo di idioti. Credo vada fatta una attenta riflessione: le squadre di calcio guadagnano milioni e pagano milioni per gli stipendi dei calciatori. Non è giusto che siano i cittadini e le amministrazioni a farsi carico delle spese per il mantenimento della sicurezza: non si può mettere sotto assedio una città. Abbiamo visto scene raccapriccianti in tutte le città d'Italia", conclude.

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