UNDER: "Orgoglioso di essere alla Roma, possiamo tornare in semifinale di Champions"

09/02/2019 alle 22:50.
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UEFA.COM - Aspettando il rientro dopo l'infortunio patito lo scorso gennaio, Cengiz Under parla del ritorno della Roma in in un'intervista al sito ufficiale dell'UEFA.

Under si esprime sulla kermesse continentale: “Siamo arrivati agli ottavi di e giocheremo contro il Porto martedì. Sarà una partita difficile e faremo il nostro meglio per vincere. Spero che riusciremo a batterli e uguagliare, o anche superare, il traguardo che abbiamo raggiunto lo scorso anno. Vogliamo arrivare ai quarti di finale, abbiamo dimostrato che possiamo farlo raggiungendo la semifinale lo scorso anno ed eliminando il . Possiamo fare lo stesso quest’anno”.

“Giocare in è un sogno per ogni calciatore - prosegue - Da bambino, potevo guardare solo i primi tempi delle partite che in Turchia facevano vedere alle 21.45. Dovevo andare a letto prima del secondo tempo. La partita più memorabile per me è stata la finale del 2005 tra Liverpool e Milan che è finita 3-3 andando poi ai rigori. E’ stata una grandissima partita che si è giocata a Istanbul”.

Il turco ripercorre il suo arrivo alla Roma“Prima di venire qui ero in ritiro con il Basaksehir in Slovenia e stavo aspettando notizie dal mio agente durante la notte, non sono riuscito a dormire senza averlo prima sentito. Dovevo tornare a Istanbul la mattina seguente per fare le valigie e volare a Roma. Ero molto nervoso, uno dei miei sogni più grandi era giocare in una delle squadre più forti d’Europa e potevo farlo diventare realtà firmando per la Roma”.

Poi sull’inizio dell’avventura giallorossa: “Quando sono arrivato all’inizio, la squadra era in tour negli Stati Uniti e sono rimasto a Roma perché non avevo il visto. Stavo per fare il mio primo allenamento e Monchi mi ha chiesto di andare nello spogliatoio. Quando sono arrivato c’era Francesco mi sentivo davvero nervoso. Abbiamo fatto una foto e quando sono tornato a casa ho pubblicato la foto sui social. È l’idolo di ogni calciatore. Mi sarebbe piaciuto giocarci insieme. È uno di quei giocatori che i tifosi vogliono vedere quando vanno allo stadio.  è sempre parte della squadra, è una grande cosa vederlo. Mi parla sempre e ha un ottimo rapporto con tutti. Sorride quando mi vede e mi chiama bomber. È molto bello”.

Uno sguardo anche al campionato italiano: “All’inizio in Serie A ho dovuto lottare. Dopo i primi 6 mesi, ho cominciato a capire la lingua un po’ di più ma ancora non è il massimo. Quando sono arrivato all’inizio non capivo quello che il mister diceva. Doveva venire da me e mostrarmi quello che voleva da me. Questo mi ha permesso di cominciare lentamente a capire il sistema della squadra. Dovevo fare sempre quello che lui mi mostrava. E continuo a giocare come lui vuole che io faccia”.

Mi sento molto orgoglioso di essere in uno dei club più grandi d’Europa - dice a proposito del suo futuro - . Ho la Turchia intera al mio fianco e continuerò a fare bene con il loro supporto costante. Ora ho 21 anni, sono felice di essere arrivato in semifinale al mio primo anno di Sono ancora giovane e credo che faremo grandi cose in futuro, spero di essere un giorno in grado di sollevare la ”.

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