Roma-Atalanta, DI FRANCESCO: "La squadra non mi è piaciuta per niente dal punto di vista della personalità. I giocatori più rappresentativi devono essere trainanti" (VIDEO)

07/01/2018 alle 02:12.
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Queste le dichiarazioni di , allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della sconfitta per 2-1 contro l'Atalanta:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Credo che siamo in involuzione, per quanto dimostrato questa sera, dopo il gol dell’Atalanta sembrava una squadra disunita, c’era la paura di giocare a cinque metri. Siamo mancati in personalità e nel desiderio di riprendere la partita, abbiamo fatto tutto sporadicamente, non da collettivo. Bisogna stare solo zitti, si è incudine, bisogna riprendere l’aspetto mentale, perché se si corre male si fa fatica. Stiamo correndo poco insieme, c’è scollamento. Devo individuare questo aspetto il prima possibile, per ritrovare la squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni.

Nessuna vittoria in rimonta?
Questa partita è diversa da altre, non avevamo mai preso due gol nei primi 20 minuti, la squadra si è disunita con troppa facilità. Dobbiamo riguardarci bene negli occhi e capire cosa vogliamo fare, se abbiamo fatto qualcosa di importante, si vede che un’identità c’era. Più che i sistemi di gioco, bisogna scegliere gli uomini a cui affidarsi. Queste partite mi hanno dato risposte positive, è mancata anche personalità, che ci vuole per giocare nella Roma.

Mancata reazione?
Segnale negativo, si fa una scelta forte, anche insieme al calciatore, per dare forza e identità al gruppo. Non è accaduto, è un vero peccato ma non bisogna tornare indietro. È ovvio che oggi, sul carro di quello che è giusto ci sale poca gente, ma nella vita bisogna fare delle scelte e averne la forza. Le abbiamo fatte, me ne assumo le responsabilità, sto zitto e mi auguro che torneremo sul carro per gioire di qualche altra vittoria. Io ho grandissimo dispiacere, ma la scelta che è stata fatta è quella che andava fatta per crescere, è servita anche a . Chi vuol capire capisca, ognuno a casa sua è libero di educare le persone come vuole. Mi auguro che quando ci sarò io sarà sempre così.

Quanto hanno influito il gesto di e la sconfitta di Coppa Italia?
Quella di oggi è una prestazione negativa, in altre situazioni al di là di chi ho fatto giocare è un’altra squadra. Mi girano davvero le scatole ad aver perso col Torino, la squadra è tornata indietro da lì, ma dal punto di vista del desiderio siamo mancati. Mi ha fatto anche un po’ rabbia, perché l’avevamo trovato: perché perderlo? Oggi in alcune situazioni uno scappava e uno saliva, in altre situazioni l’abbiamo fatto bene. Dobbiamo trovare energie nervose per tornare a essere quelli di prima. Devo cercare di dare spiegazioni, ma dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e capire come lavorare.

La sosta?
I giocatori hanno ovviamente delle regole, ma mi viene da sorridere quando stanno per i fatti loro. Vi posso dire che ho fatto il calciatore, ci può stare a livello mentale uno scarico, può dare una mano. Mi auguro di ritrovare giocatori più carichi mentalmente, vogliosi di riprendere quello che hanno lasciato per strada. Dispiace, stasera sono rammaricato per la prestazione del primo tempo, in cui la squadra non mi è piaciuta per carattere e personalità.

DI FRANCESCO A MEDIASET

E’ stata una delle partite più brutte della stagione, che cosa sta succedendo?
Siamo partiti bene i primi dieci minuti, poi ci siamo disuniti e anche un po’ intimoriti. Siamo mancati anche in personalità e nel desiderio di giocare la palla. Quando si gioca nella Roma bisogna avere la forza di giocare in un determinato modo. La squadra specialmente nel primo tempo non mi è piaciuta per niente dal punto di vista della personalità e rispetto a quello che avevamo preparato. Per fare gol facciamo molta fatica ultimamente.

Manca la cattiveria davanti la porta…
Stiamo facendo qualche passo indietro, dobbiamo fare mea culpa e capire che per ritornare determinati e cattivi dobbiamo ritrovarci e avere più spensieratezza. La sosta ci farà ricaricare e riposare fisicamente e mentalmente, dobbiamo ripartire da zero resettando tutto per tornare quella squadra che non si è vista nell'ultimo periodo.

I tuoi leader devono darti una mano…
Nelle grandi squadre i giocatori più rappresentativi devono essere trainanti. Mi aspetto da tutti qualcosa in più, non dobbiamo accontentarci, abbiamo fatto cose importanti ma adesso meno. Ora siamo incudine, dobbiamo stare zitti e lavorare, dobbiamo fare tesoro degli errori e tirare fuori quel pizzico di personalità che deriva dalle caratteristiche e dalla forza di alcuni giocatori, è normale che i più rappresentativi devono trascinare i più giovani.

Hai individuato la causa dello stop?
Oggi nonostante tanti cross il gol è venuto su una giocata in verticale. Io voglio questo, ultimamente i gol sono venuti dopo giocate simili, a giocare lateralmente siamo tutti bravi, mentre forzare la giocata è diverso, ci vuole più personalità ed il desiderio di fare qualcosa, consapevole che una la puoi fare bene ed una no. Andiamo moltissimo al cross, ma non riusciamo a concretizzare. Dobbiamo forzare la giocata in verticale, ora lo facciamo ancora poco, evidentemente sbaglio io e devo lavorarci di più. Anche i ragazzi che vanno in campo devono però fare qualcosa in più.

Con avreste vinto?
Non c’è la controprova. Nelle sconfitte che abbiamo avuto ha sempre giocato. Nella vittoria o nella sconfitta per me conta di più la squadra, è stata fatta una scelta etica, morale e di comportamento. Le scelte vanno fatte, se sei bravo salgono tutti sul carro, ma in questo momento sono tutti scesi. Io guardo avanti con grandissimo entusiasmo, dalla prossima ci sarà che ci darà qualcosa in più rispetto a quello che ci ha dato fino ad adesso e sarò contento.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Partiamo dalla prestazione, come mai la difesa ha vissuto questi 20’ da incubo?
Non credo sia solo responsabilità dei difensori, ma di tutta la squadra, che ha perso palla e non ha più giocato il nostro calcio. Sono ripartiti in contropiede, la squadra per atteggiamento e per mancanza di personalità ha fatto un primo tempo al di sotto delle mie aspettative

Squadra compassata nel primo tempo, ma perché nel secondo tempo non avete sfruttato la superiorità numerica?
Abbiamo dato una lettura sbagliata nel secondo tempo, quando trovi una squadra chiusa devi trovare ampiezza, e questo comporta solo confusione se non vai alla ricerca di soluzioni giuste durante una partita del genere.

Di solito quando c’è un nuovo allenatore, si parte e si diventa squadra, invece a te è successo l’inverso, da squadra si è passati a singoli.
Ci può stare, ma nel momento di difficoltà ci siamo scollati ed è venuto timore e paura, ma questo non deve accadere in chi vuole giocare nella Roma. Abbiamo fatto un periodo eccezionale, ma adesso dobbiamo approfittare della sosta e recuperare energie fisiche e mentali

Lei ha fatto una scelta importante, sua e della società, di mandare in tribuna dopo le vicende di Capodanno, però è finita così la vicenda, era questa la punizione e poi si torna alla normalità?
Si, perché il ragazzo è il primo ad essersi reso conto che ha sbagliato, ha accettato la scelta mia e della società. Si può essere impopolari quando si prende una posizione si può piacere o meno, questo è un insegnamento e da qui si deve partire, sono valori importanti e situazioni del genere non devono accadere più.

DI FRANCESCO A ROMA TV

E' un momentaccio, è una Roma smarrita?
Un primo tempo al disotto delle aspettative, è mancata personalità la squadra si è quasi disunita. A livello psicologico la squadra va rimessa un po' in sesto e io essendo l'allenatore devo cercare di rimediare quelle che sono le difficoltà. Peccato per il secondo tempo perché dovevamo cercare di aggirare la squadra avversaria invece ci siamo troppo intestarditi con i tiri da fuori che io chiamo 'il tiro della disperazione'. Nel primo tempo la squadra non mi è piaciuto per niente

E' un problema di mentalità? Ora c'è la partita con l'...
Questa settimana sarà molto importante dal punto di vista del recupero, non solo delle energie fisiche ma anche di quelle mentali. Che serve più rabbia possiamo dirlo tutti, ma non si compra al mercato e dobbiamo usarla con più disciplina in campo. Dopo il primo gol la squadra ha fatto 20 minuti non dico imbarazzanti ma quasi, giocando con la paura di fare certe giocate.

Hai già individuato i problemi su cui devi agire?
Posso anche ripartire dal sistema di gioco o da giocatori. Quando tu vedi che qualcosa non funziona cerchi di mettere la squadra in un modo, sfruttando i giocatori che ora reputo pronti. In questo momento che c'è stato meno la squadra è cambiata meno rispetto al solito e ha fatto meno. Non mi aspettavo questa situazione, nel secondo tempo avremmo dovuto sfruttare molto di più le occasioni che abbiamo avuto

Cosa succede nella testa dei giocatori? Si sono smarriti dopo il gol...
Posso capire i più giovani, dobbiamo essere bravi a trascinarli con i giocatori fi esperienza. Io punto il dito sulla squadra, è mancata, il collettivo è stata la nostra forza e oggi ci siamo disuniti. Ho visto delle cose che non mi aspettavo, anche nella linea difensiva e nei movimenti, oggi nel primo tempo sembrava che la squadra non avesse mai giocato insieme, alle prime difficoltà ci siamo disuniti e questo fa pensare anche alla personalità dei giocatori

Il senso delle sostituzioni?
Loro erano molto bassi, cercavo di mettere qualità per attaccare la porta. Loro si difendevano e abbiamo cercato di offendere con più uomini puntando sulla qualità chiudendoli nella loro metà campo. Ci ho provato

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