Lazio-Roma, MOURINHO: "Deluso da qualche giocatore. È un rigore del calcio moderno. Per Dybala solito problema" (VIDEO)

10/01/2024 alle 20:20.
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Ko Roma nel derby: la Lazio vince la sfida dei quarti di finale di Coppa Italia per 1-0, con il rigore di Zaccagni, e accede alle semifinali. Dopo la sfida all'Olimpico il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

MOURINHO A MEDIASET

Eliminazione dolorosa. 
“Quando è il derby è ancora più doloroso. Abbiamo grandi difficoltà, nelle ultime settimane abbiamo affrontato , , Atalanta e Lazio. Meritavamo di più contro e Atalanta, oggi perdiamo la partita per un rigore del calcio moderno, da VAR. L’arbitro non lo ha dato a tre metri di distanza, perché interviene il VAR? I giocatori sono educati in questo modo ora, quelli di 10/20 anni fa non si butterebbero così. Nel primo tempo eravamo meglio in campo, poi è uscito Dybala ed è cambiata la partita. Prendere gol così è ridicolo, parlo dell'azione prima del calcio di rigore. Huijsen è un bambino top, ma ha 55 minuti di Serie A. Chi segna prima è avvantaggiato, poi non c’erano più palloni… Orsato è un arbitro top, ma la partita finisce quando la squadra segna perché lui non lascia giocare”.

Come sta Dybala?
“Ha accusato il solito problema muscolare al flessore. È dura, lui voleva giocare. Mancini è al limite, ma continua a giocare nonostante non si alleni da un mese e prende antinfiammatori per giocare ma ha una struttura fisica diversa. Anche Pellegrini non è in un momento positivo e ha subito una botta importante nella zona vertebrale (contro l'Atalanta, ndr). Sono queste le nostre difficoltà. Sono un po' deluso da qualche giocatore dal punto di vista individuale, dobbiamo fare di più”.

Anche con Lukaku?
“No, Lukaku avrebbe potuto fare un gol incredibile. Lavoriamo tanto per arrivare sugli esterni, ma non facciamo un cross: o va basso o alto, o sul secondo palo o resta al primo difensore, non facciamo un cross. Facciamo grandissima fatica con il gioco che sviluppiamo ad arrivare in quelle posizioni. E quando arriviamo lì non abbiamo continuità. Dal punto di vista individuale non sono soddisfatto totalmente con qualche giocatore, ma dal punto di vista collettivo i giocatori stanno dando tutto quello che hanno in un momento difficile per noi. Si è persa una coppa e la sconfitta nel derby pesa per tutti, soprattutto per questi incredibili tifosi. Dobbiamo andare avanti, domenica finiremo questo ciclo orribile a Milano. Dopo per la prima volta avremo una settimana completa di recupero, aspettando il ritorno dei giocatori per dare il massimo nelle altre due competizioni”.

Non si può perdere la partita per quel contatto da uccellino…
“Non so se in Italia si utilizzi la stessa espressione, ma in Portogallo si dice che quando si fischia un fallo in area è la pena massima. Questo arbitro intelligentissimo di solito lascia giocare in occasione di questo tipo di azione a centrocampo e decide di non dare il rigore, poi il VAR lo ha chiamato. Quando il VAR lo chiama ed esiste questo minimo contatto, quando il giocatore fa lo show e quando l'arbitro va al monitor è fatta. Non voglio neanche dire che non sia rigore”.

I giocatori sono furbi.
“Si adattano alla situazione”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Negli ultimi 4 derby la Roma non ha mai segnato, negli ultimi 2 sembrava che la Roma nei primi 10'-15' dovesse vincere. Dopo i primi minuti cos'è cambiato?
"Siamo entrati bene, nel primo tempo abbiamo avuto un controllo anche emotivo del gioco e in questo tipo di partite è importante. Eravamo tranquilli, bene in campo senza nessun problema tattico. E la Lazio lo ha sentito. L'intervallo è stato un momento duro per noi, perdere Dybala è tanto: ho sentito subito che nello spogliatoio non stavamo perdendo solo Paulo, ma anche un po' l'anima e la fiducia. La gente si guardava, è stato pesante. Non voglio dire che abbiamo preso gol nel primo minuto del secondo tempo per questo. Lo abbiamo visto contro la , in tutta la scorsa stagione e anche oggi, senza Paulo perdiamo connessione, qualità e stabilità nel gioco. Paulo per noi significa tanto. In questo tipo di partite è molto importante la squadra che segna per prima, soprattutto nelle gare equilibrate come questa. Non voglio dire che non sia rigore, ma è un rigore del calcio moderno, peggiore del calcio di 20 anni fa. Quell'azione fuori dall'area non è neanche fallo, l'arbitro a tre metri dice che non è rigore ma il signor Irrati, che non è qua, decide che sia rigore in un derby, in un quarto di finale di Coppa. Non voglio dire che non sia rigore, ma è un rigore dei tempi moderni e qualche volta lo abbiamo preso anche noi. Ma oggi è molto difficile essere un difensore, perché i rigori dei tempi moderni decidono tante volte le partite. Huijsen è un bambino fantastico dal punto di vista umano e calcistico e sarà un grandissimo giocatore, ma ha giocato 55' in Serie A. Se i giocatori con grandissima esperienza si trovano spesso in questo tipo di situazioni, immaginate un bambino che ha giocato 55' affrontando gente furba. Dopo l'1-0 senza Dybala è dura perché manca la connessione. Abbiamo cercato di fare tutto con le nostre limitazioni. In questo momento, ma già da tempo, abbiamo un problema: siamo molto bravi a mettere i quinti in una posizione pericolosa, ma non creano niente. È successo sempre, anche contro l'Atalanta. La squadra ha controllo e sa cambiare gioco per i quinti, ma non esce un cross o una diagonale che finisce con un tiro, niente. È frustrante. Poi abbiamo cambiato rischiando, abbiamo creato una grande situazione per Belotti e un'altra per Lukaku ma non abbiamo segnato. Poi succede, come l'anno scorso in campionato, che con Orsato anche con 20' di recupero sappiamo già il risultato finale. Oggi ha dato 7 minuti, che sono diventati 9, l'anno scorso mi sembra 8 che sono diventati 10. Ma poi fischia di qua e di là, ha una grandissima intelligenza e sa perfettamente come proteggersi da se stesso, ma quando lo fa non lascia giocare".

La gestione di Dybala? Aveva pensato di tenerlo in panchina per averlo fresco dopo?
“La situazione è molto semplice. Se lui sta in panchina ed entra nel secondo tempo, quale sarebbe la storia del primo tempo? Lo abbiamo visto contro la Cremonese, quando è entrato la partita è cambiata. È una situazione molto difficile da gestire. Senza Dybala si regala il controllo del gioco agli avversari, senza di lui è molto più difficile per noi. C’è sempre molta fiducia in quello che il giocatore sente, gli ho fatto mille domande prima di capire perché dopo gli 80 minuti di domenica sapevo che oggi sarebbe stata una situazione difficile. I giocatori con questa qualità e personalità vogliono giocare queste partite. Sicuramente non pensava di avere i 90 minuti nelle gambe, ma 70-75. È difficile lasciare fuori Dybala”.

MOURINHO AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

Il derby è sempre una partita molto tirata, lo è stato anche quello di oggi deciso da un episodio.
"Un episodio, con i tuoi colleghi ho parlato di un rigore dei tempi moderni. Un rigore che 10-20 anni fa non c'era, un rigore da Var, un rigore che l'arbitro a 5 metri non dà e poi un altro arbitro decide di darlo. Non posso dire che non ci sia, il contatto minimo c'è ma quel contatto lì fuori dall'area non è fallo e in area, che dovrebbe essere la zona di giurisdizione massima, si dà un rigore così. Siamo stati più forti e più bravi nel primo tempo, dopo senza Dybala tutto cambia. È cambiata contro la , una partita che poteva finire 3-0 o 4-0, ed è cambiata oggi. Senza Paulo si perdono connessione, possesso, temporizzazione e creazione. Prendiamo un gol con un rigore dei tempi moderni, però l'azione prima del rigore che finisce col calcio d'angolo è una rimessa laterale per noi ed è ridicolo il modo in cui abbiamo perso la palla. Poi ovviamente non c'è più partita, non c'è più pallone, non c'è più tempo di gioco. Un arbitro molto intelligente che domina molto bene le dinamiche, i tempi e non vuole casini. Abbiamo rischiato tantissimo, abbiamo avuto due grandi palle gol nel finale di partita, quella di Lukaku e l'altra di Belotti, e abbiamo perso una partita da 'chi segna vince'. Non lo abbiamo fatto noi".

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