Fiorentina-Roma, DE ROSSI: "In difficoltà per colpa di qualche scelta, forse la squadra rigetta la difesa a 3. Dybala solo affaticato" (VIDEO)

10/03/2024 alle 23:07.
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Al Franchi termina 2-2 tra Fiorentina e Roma nella 28esima giornata di campionato: i giallorossi pareggiano per ben due volte con le reti di Aouar e, allo scadere, di Llorente. Dopo la partita il tecnico giallorosso, Daniele De Rossi, è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

POSTPARTITA

DE ROSSI A DAZN

Che sudata eh…
“Sì, bella seduta…”.

Quanto ha scombinato i piani il giallo di Mancini? Perché la Roma è andata così in difficoltà nel primo tempo?
“Non penso che sia colpa del giallo a Mancini, ma del nostro atteggiamento e di qualche scelta. Primo tempo moscio sotto tutti i punti di vista, mentre nel secondo tempo è andata meglio, ma abbiamo calciato troppo poco rispetto al possesso del pallone che abbiamo avuto”.

A cosa si riferisce quando dice “scelta sua”?
“Ognuno deve fare sempre la sua analisi quando le cose non vanno bene. Dopo le tre partite di coppa abbiamo sempre fatto tre brutti primi tempi e ogni volta ho messo la difesa a 3 per avere più sicurezza, ma non credo che abbiamo bisogno… Quando vedo la squadra stanca ritorno al sistema che li ha fatti sentire sicuri per tanto tempo, ma probabilmente i calciatori stanno in rigetto per quel modulo. Ci penserò bene la prossima volta”.

Dopo il giallo di Mancini avevi mandato a scaldare Karsdorp, volevi passare subito a 4? Quanto è importante non aver perso questa partita dal punto di vista della personalità?
“Ho mandato i terzini a scaldare perché volevo passare subito a 4, ma poi ho pensato che il cambio potesse essere rimandato a più tardi. Non avevamo tantissimi centimetri oggi, abbiamo sofferto i piazzati e quindi mettendo Huijsen ho risparmiato un cambio. Non perdere una partita del genere è fondamentale sia per la classifica sia per l’atmosfera che c’era nello spogliatoio, non mi piace festeggiare i pareggi, ma intanto abbiamo giocato contro una grande squadra in uno stadio dove tante squadre perdono. Siamo rimasti dentro la partita con l’atteggiamento giusto fino alla fine e in un campionato lungo ci sono anche queste serate qui, ma tra perdere e pareggiare ci passa dal giorno alla notte, non solo per la classifica ma anche per l’entusiasmo che si respirava sotto il settore ospiti, ne abbiamo bisogno”.

Con il 4-3-3 avete alzato il baricentro e cominciato a comandare il gioco nel secondo tempo.
“Nelle ultime partite avevamo dato una bella impressione questa squadra. Nel secondo tempo abbiamo tirato troppo poco, dobbiamo migliorare ma ci sono anche gli avversari. Dopo l’1-1 avevo la sensazione che l’avremmo anche potuta vincere, ma abbiamo preso gol nel nostro momento migliore. Il 2-1 ci ha un po’ ammazzato, poi ci sono le individualità e mi riferisco sia al rigore parato sia al gol del 2-2”.

Llorente aveva già mostrato le sue doti da attaccante in allenamento? Mancini ha capito il cambio?
“Llorente ha una qualità impressionante, quasi sprecata per un difensore. Anche Ndicka gli dà una palla d’oro, gol bellissimo. L’abbiamo provato e riprovato in allenamento… (ride, ndr). Mancini? Penso che sia chiaro il cambio. Lo stadio chiedeva il secondo giallo quasi più di un gol. Non è un cambio tecnico, era per prevenire l’espulsione. Si respirava forte allo stadio questa protesta e secondo me l’arbitro l’avrebbe buttato fuori di lì a poco”.

Come sta Dybala? Che partita ha fatto Aouar? Quanto può aiutare questa squadra?
“Grande partita di Dybala, si è venuto a prendere il pallone in posizioni meno consone a quelle sue abituali. È uscito, ma dice di non avere niente di particolare, era giusto affaticato. Ci sta, dato che ha giocato tantissime partite. Aouar è un giocatore molto forte, ha fatto un bel gol e sono contento perché gli darà morale. Ha faticato nel primo tempo, ma sono contento che abbia fatto 90 minuti, si merita di essere parte integrante del gruppo. Si allena sempre con grande attenzione, capisce che mi piace la sua evoluzione, quando sono arrivato era un po’ diverso. Aouar con il morale alle stelle può darci una grande mano”.

Aouar ha avuto un atteggiamento positivo e ha fatto un grande recupero a centrocampo rincorrendo l’avversario per 20 metri.
“Assolutamente. Ma alla fine non basta solo quello. Abbiamo perso tante seconde palle, il gioco della Fiorentina era molto diretto, se avessimo avuto l’atteggiamento che ha mostrato Aouar in occasione di quel recupero avremmo vinto più contrasti e calci piazzi. L’anticipo di Zalewski in occasione del secondo gol mi è piaciuto tantissimo, ci ha permesso di fare l’ultimo tentativo”.

DE ROSSI A RADIO RAI UNO

C'è da dire tanto su questa partita. Cosa ci dice?
"Il primo tempo non mi è piaciuto. Il secondo tempo invece è molto migliore ma abbiamo tirato poco in porta. L'avversario è molto forte, non dimentichiamolo. Il punto guadagnato è molto importante, sia per il morale e la classifica".

Un punto guadagnato paradossalmente, no?
"Sì, ma le scelte non felicissime del primo tempo ci hanno penalizzato. Dipende anche da come mettiamo in pratica ciò che prepariamo, non solo cosa programmiamo. Le palle dirette su Lukaku ci sono riuscite solo nei primi 5 minuti. Forse continuando in quel modo avremmo fatto meglio".

Ha avuto personalità nelle scelte: ha sostituito Mancini nel primo tempo.
"Mancini è un punto fermo e imprescindibile di questa Roma ormai da anni. Ma tenerlo in campo con quell'atmosfera diventava troppo rischioso. Ho dovuto tirarlo fuori".

Una parola su Svilar, che ha parato un altro rigore.
"Mile è un ragazzo fantastico. Sta lavorando bene, supportato dallo staff, dal preparatore dei portieri e da Rui. Ha parato un rigore abbastanza generoso, se dobbiamo parlare di scelte. È stato decisivo".

Giovedì c'è da giocare un partita in Inghilterra.
"Sì, e la squadra sa di doverla affrontare in un altro modo. Se pensiamo di poter entrare molli lì a Brighton come abbiamo fatto stasera, sarà una serataccia".

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

Qual era l'idea iniziale dal punto di vista tattico con Angelino a destra e non un terzino di ruolo?
"Un terzino, cioè un quinto. Per me Angelino alto a destra lo può fare. Mi piaceva l'idea di mettere un giocatore a piede invertito come dall'altro lato sia per poter guidare la palla dentro il campo, che è una situazione che mette in difficoltà le squadre che pressano forte e marcano a uomo, sia per avere la possibilità sul giro palla di giocarla di prima su Lukaku e poi andare a giocare dall'altra parte. Questa era l'idea iniziale, poi che non sia uscita benissimo è un altro discorso".

Cosa ha detto all'intervallo per motivare la squadra, viste le difficoltà? E cosa le ha detto Italiano quando è venuto a parlarle prima della sostituzione di Mancini?
"Era un discorso tra lui e la mia panchina, non so cosa fosse successo. La sostituzione non me l'ha suggerita lui (risate, ndr). Io faccio i cambi in base a quello che vedo. Non è un cambio tattico o tecnico. In questo caso ho dovuto farlo per l'atmosfera che si respirava, perché sia lo stadio che i giocatori in campo spingevano tanto per la seconda ammonizione e l'arbitro, al contrasto successivo, avrebbe potuto ragionare diversamente a prescindere dal fatto che potesse essere giallo o mano. All'intervallo ho detto alla squadra che ci saremmo messi a 4, che avremmo fatto qualcosa che in questi mesi sta piacendo di più ai giocatori. E io non posso che esserne felice, perché piace di più anche a me. Stavamo perdendo tutti i duelli aerei, tutte le seconde palle, tutti i calci piazzati. Il calcio è schemi, moduli, formazioni, tattica, ma se giocatori alti un metro e settanta ti saltano in testa anche quando sei più alto è dura, a prescindere se giochi con la difesa a tre o a quattro. Abbiamo fatto un concorso di colpa per giocare un secondo tempo molto migliore. Abbiamo fatto un buon secondo tempo contro una squadra forte. Purtroppo abbiamo preso il secondo gol nel nostro miglior momento e poi ci sono stati gli episodi: il portiere ci tiene in vita e la grande voglia di questa squadra, dopo due mesi continua a stupirmi l'atteggiamento dei ragazzi. In una serata difficile, contro una squadra molto forte, rimettere in piedi una partita e prendere un punto importante è sinonimo di grande squadra".

È un caso che i tre peggiori primi tempi della Roma siano arrivati dopo tre partite di coppa?
"Lo stavamo già analizzando. Combacia anche col fatto che dopo una partita di coppa ho messo la squadra a 3 in difesa. Con squadre che pressano così forte è anche una partita di grande dispendio di energie. Oggi erano stanchi anche loro, hanno giocato giovedì su un campaccio, quindi non ci possiamo attaccare alla stanchezza. Anche perché la squadra ha finito spingendo forte in avanti, quindi la stanchezza sarebbe dovuta arrivare dal 70' in poi. Fisicamente abbiamo fatto una buona partita. Poi un caso è una volta o due volte, adesso qualche analisi va fatta. Magari dovrò essere bravo a motivarli diversamente o a fare qualcosa di diverso quando abbiamo una partita vicina all'altra".

Dybala?
"È uscito per condizioni fisiche, mi ha chiesto il cambio. Niente di grave, così mi ha detto. Ma è anche comprensibile, è un ragazzo che nella sua carriera non sempre ha fatto così tante partite una dietro l'altra con così tanti minuti. Io dico sempre ai giocatori che al di là del piacere di stare in campo o di voler risolvere una partita ci sia una grande responsabilità da parte loro, perché poi per fare 5 minuti in più perdi due mesi. È stato bravo a fermarsi - credo e spero ma sono sicuro - in tempo. È entrato Baldanzi, che ha dato vivacità e ha lottato come gli altri che sono entrati in maniera super positiva".

DE ROSSI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

"Siamo veramente contenti per come è finita, negli ultimi 10 secondi di questa partita perché ci ha dato una botta d’adrenalina ed un punto importante, togliendone 2 ad una rivale per la corsa verso la Champions League. Però dobbiamo migliorare tante cose, il primo tempo non mi è piaciuto e dobbiamo pensare a quello che è stato il primo tempo, a come lo abbiamo fatto e cosa ho scelto io".

Riassumiamo un po’ le scelte, il pragmatismo di De Rossi. Era successo già con Huijsen e oggi con Mancini: bisogna giocare in 11 però diventa una priorità e lo stadio premeva un po’. È stata quella la direzione?
"Sì, avevo la sensazione che sia i giocatori in campo sia lo stadio spingesse forte per questo secondo giallo. Io non lo ho visti gli episodi, non so se l’avesse meritato ma non credo. Però la sensazione che si respirava era che l’arbitro lo avrebbe potuto buttare fuori al successivo contrasto, quindi ho scelto per questa direzione. Mi dispiace perché è sempre brutto cambiare un giocatore dopo mezz’ora di partita, ma Gianluca capirà e credo se ne sia reso conto anche lui".

Aouar e Svilar?
"Sì, sono stati decisivi entrambi in modo diverso. Uno ha segnato e ha dato una grande mano da centrocampista, non solo da trequartista aggiunto. Ci ha dato una mano su tutti i punti di vista, mi è piaciuta la sua partecipazione e anche la sua prestazione. E Svilar ci ha tenuto vivi. Sul rigore, che a mio avviso non c’era, è stato molto bravo a tenerci in vita e quando hai questi episodi che ti tengono in vita c’è la voglia di spingere e di crederci ancora un po’ fino all’ultimo".


PREPARTITA

DE ROSSI A DAZN

A quanti giocatori ha dovuto dire di stringere i denti?
"Onestamente a nessuno, anzi. Quelli che stanno fuori avrebbero avuto molta voglia di giocare, sono giocatori costruiti per fare tante partite in una settimana e soprattutto perché quando le cose vanno abbastanza bene c'è voglia e gli acciacchi si sentono di meno. Ne ho dovuto lasciare fuori tanti che avrebbero fatto una bella partita".

Ha avuto pochi giorni per preparare la sfida. Dove va limitata la Fiorentina?
"Ho avuto gli stessi giorni che ha avuto la Fiorentina, c'è poco da pensare a questo. Si prepara sulle qualità dei singoli e sulla coralità che la squadra ha raggiunto con Italiano, lavorano insieme da tanto tempo. Ammiro la squadra e ammiro tanto l'allenatore. Possono crearci diverse difficoltà, lo hanno fatto anche alle squadre migliori, per esempio con l'Inter hanno tenuto testa fino alla fine. Ci concentriamo sulle loro qualità e su dove noi possiamo far male".

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