Udinese-Roma, DE ROSSI: "Bayer? Ci è stato negato un aiuto, è un precedente unico in Italia. Per Smalling sensazioni non negativissime. I ragazzi avrebbero recuperato anche con Mourinho"

25/04/2024 alle 21:09.
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Angolo di Dybala, colpo di testa di Cristante: la Roma vince al 95' contro l'Udinese nella gara completata al Bluenergy Stadium dopo l'interruzione dello scorso 14 aprile a causa del malore di Ndicka. Dopo la vittoria per 2-1, il tecnico giallorosso Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

La voglia di vincere si vede nella mossa di inserire El Shaarawy?
"Preparando la gara ho parlato con i ragazzi e scherzando avevo detto di non avere idea di cosa fare. Era la prima volta che preparavo una partita di 20 minuti, abbiamo cercato di andare sul logico e li avevo preparati al fatto che magari con tanti attaccanti avremmo segnato dopo un minuto e che qualcuno sarebbe venuto qui a Udine facendo il viaggio, giocando un minuto e poi sarebbe stato subito tolto per mettere una formazione più equilibrata, che qualcuno magari dopo 10' di riscaldamento sarebbe entrato giocando solo il recupero. Era una preparazione particolare, ma tutti si sono fatti trovare pronti e disponibili, anche quelli che sapevano che non avrebbero giocato. Ho fatto subito scaldare 5 giocatori, hanno continuato il riscaldamento con grande partecipazione. Mi è piaciuta questa esperienza per com'è finita. Ho messo El Shaarawy perché sapevo che era più offensivo di Karsdorp. Iniziare con lui mi spaventava perché nell'altra partita i quinti dell'Udinese erano stanchi ma oggi ripartivano e la loro fisicità è importante, quindi mettere Stephan sulla fascia mi sembrava troppo. Poi abbiamo vinto su calcio d'angolo, non è che Stephan abbiamo partecipato più di tanto (ride, ndr)".

Eri impazzito di gioia, è un successo pesantissimo?
"Sì, è un successo importante e ho festeggiato come non ho mai fatto. Sono abbastanza moderato nelle esultanze. Mi dispiace un po' per aver esultato così ad Udine perché questa piazza, questa tifoseria e questa società è una nostra amica in generale e ci ha sempre trattato bene ma non è niente rivolto a loro, siamo andati a ringraziarli per tutto quanto è successo. Il gol è stato tanto importante per la classifica, ma anche per il morale e per come siamo arrivati a questa partita: la richiesta di spostarla e di giocarla oggi. E ha significato di squadra forte, di squadra che non ha solo fatto un calcio d'angolo ma ha tirato 3-4 volte in porta e ha avuto un atteggiamento tipico di una squadra che vuole veramente una cosa va a prendersela e viene ripagata con un pizzico di fortuna".

Mi sembra una vittoria anche figlia del coraggio. Questo gol cosa può darvi? Qualche certezza in più?
"La squadra era offensiva ma anche equilibrata. Ho messo Angelino anche a sinistra perché avevo inserito due punte forti nel gioco aereo e volevo uno che crossasse come lui, è il miglior crossatore che abbiamo. Avevamo pensato una squadra ancora più offensiva ma ci siamo spaventati per la condizione fisica dell'Udinese. Significa tanto, una botta di adrenalina così in un gruppo a volte ha valore doppio. Ma lì ci fermiamo, non esageriamo perché sonoo tre punti importantissimi. La nostra frustrazione veniva da altro, abbiamo un periodo di partite molto difficili e ci sentiamo in diritto di chiedere un aiuto per la partita con il Bayer Leverkusen, che ci è stato negato e ci ha dato abbastanza fastidio. Giocare contro i campioni della Bundesliga, con un giorno in meno di riposo, contro una squadra imbattuta... Credo sia un precedente unico in Italia che non venga aiutata una squadra in questo senso. Forse ci ha smosso qualcosa, poi il karma si ripresenta con regali succulenti a volte. Prepareremo la partita con il Napoli con due giorni di tempo, di fronte ad una squadra che forse è in ritiro da una settimana. Questo è e questo saremo. Pochi alibi, ci faremo trovare pronti come oggi anche se sono due cose completamente diversi. Saremo all'altezza".

Complimenti, non ti ho mai visto sbagliare una dichiarazione. Anche se 20 minuti sono pochi, conosce bene Cannavaro. Cosa può dare alla squadra?
"Penso che possa dare tanto, è un ex giocatore e un allenatore con un'intelligenza superiore alla media. L'ho visto carichissimo. Ci siamo scontrati l'anno scorso, ha vinto e ha preparato la partita meglio di noi, ho intravisto quello che sa fare. Gli faccio l'in bocca al lupo, penso che sia la persona giusta per tirare fuori l'Udinese da questa situazione, anche se lì sotto c'è gente - Di Francesco, Nicola - a cui non augurerei mai di andare in Serie B. Mi sta simpatica la società dell'Udinese, lo stadio è bello, è scomoda la trasferta. Ma se vi salverete, sarei contento per voi".

Che impatto è stato rivedere Cannavaro?
"Di solito non saluto mai l'allenatore avversario prima della partita anche se è un amico, cerco di stare concentrato e non riesco mai a vedere il riscaldamento ma oggi era diverso. Prima della partita Pairetto ci ha voluto incontrare, con tutta la nostra delegazione, per chiarire di nuovo tutti quei piccoli dati che non sono usuali e che per una partita così possono servire. Dopo che Pairetto ha finito di parlare, siamo rimasti una ventina di minuti da soli a chiacchierare di tutto. Non c'era solo Fabio ma c'erano anche Pinzi, che è un mio amico fraterno, e Paolo Cannavaro, mio ex compagno di camera in Under 21, siamo molto legati ed è uno staff che mi fa piacere vedere. Ci siamo abbracciati a fine partita, ma non gli ho detto nulla, il suo stato d'animo è opposto al mio. Senza fare cose ipocrite o finte l'ho abbracciato e me ne sono andato". 

DE ROSSI A SKY SPORT

Una Roma di assalto? Com'è nato lo studio della partita?
"È stato un misto di tattica, dalla parte in cui ha giocato Spinazzola avevamo trovato abbastanza spazio nella partita sospesa e lì aveva giocato Ndicka ed essendo un centrale aveva avuto meno slancio. Quindi oggi abbiamo voluto mettere un giocatore di spinta. Poi il resto è stato meno tattico e più logico. Ho cercato di tenere in campo più giocatori possibili che potessero far gol anche senza un gioco corale, ma con un tiro da fuori, un colpo di testa, un calcio d'angolo, una giocata individuale. Ho levato giocatori per me titolarissimi, come Paredes, e ho messo gente come Cristante utile su un calcio d'angolo e Pellegrini per una punizione. È stata questa la scelta. Angelino ha giocato lì per crossare per i due attaccanti".

Per una volta un'esultanza diversa...
"Mi sto vergognando, mi stanno prendendo tutti in giro. Sono proprio contento, è importante per la classifica ed è stata importante per il morale. Eravamo già di morale dopo la sconfitta con il Bologna, questa vittoria ci dà una bella iniezione di fiducia e felicità. Sono contento per i giocatori, si sono comportati in maniera fantastica. C'è gente che è venuta qui sapendo al 100% che non avrebbe fatto neanche un minuto: ha fatto il viaggio, sono tutti entrati in campo a festeggiare ed erano tutti contenti. Avevo già avvisato chi avrei fatto entrare perché così hanno continuato il riscaldamento. C'è stata una partecipazione incredibile. Anche quando giocavo queste cose mi commuovevano, da allenatore mi toccano ancora di più. È bello e anche perché questa partita era stata al centro delle polemiche per quando avremmo dovuto rigiocarla. Dispiace per un risultato così in uno stadio che ci ha trattato così bene. Però noi siamo stati forse la prima squadra del calcio italiano che va a giocarsi una semifinale contro una squadra imbattuta, campione di Germania, e a cui il proprio Paese ha dato un giorno in meno per prepararla. Andremo a giocare a Napoli con due giorni di preparazione, mentre loro hanno fatto una settimana di ritiro ma le risposte dei miei giocatori, soprattutto quelle di questa sera, mi fanno stare tranquillo. Abbiamo una squadra di uomini meravigliosi".

Questa vittoria cambia qualcosa a livello di preparazione verso il Napoli?
"No, cambia l'umore e cambia la classifica. Ma cambia poco, abbiamo già iniziato a studiare il Napoli. Quella di questa sera era una partita in cui tatticamente non dovevamo preparare granché, avevamo tempo per guardare all'immediato futuro. Sappiamo che il Napoli è una squadra fortissima che più o meno con gli stessi interpreti lo scorso anno ha ammazzato il campionato, è una squadra tra quelle che considero più forti insieme all'Inter - e inserisco forse anche il Milan -, sono fortissimi per le individualità. Sarà difficile, la prepareremo come le altre sperando che io azzecchi più mosse rispetto a quelle col Bologna. Sarà una partita con un alto tasso tecnico".

Hai raggiunto Mourinho: 29 punti in 13 partite, Mourinho ne aveva impiegate 20.
"Guardo tutto tranne la rincorsa o la gara a chi fa più punti tra me e il mister. È evidente che stiamo facendo molto bene, è evidente ma non a tutti perché ogni tanto qualcuno lo dimentica. È evidente che stiamo facendo tanti punti e abbiamo riaperto un discorso che sembrava chiuso quando siamo arrivati. E sembrava chiuso non tanto per i punti che dovevamo recuperare dal 4° posto, che se non sbaglio erano 5-6, ma per quante squadre avevamo davanti e a quante squadre avremmo dovuto recuperare punti. I ragazzi stanno facendo un lavoro incredibile. Non penso che se fosse rimasto Mourinho non avrebbero recuperato tutti questi punti. Penso che ce l'avrebbero fatta comunque, parte tutto da loro e sono dei giocatori con un cuore enorme. E i campioni o i giocatori forti con un cuore enorme, anche quando le cose non girano, alla fine hanno l'orgoglio dei campioni che ti tira fuori da quelle situazioni. Penso che avrebbero tirato fuori la testa da quella situazione brutta anche senza di me".

DE ROSSI A DAZN

Cosa c’era nell’urlo dopo il gol? E in questi 3 punti?  
“Gioia strana, adrenalinica. Sono 3 punti molto importanti, ho visto la mia squadra fare ciò che avevamo preparato, che era legato più all’aspetto nervoso che tattico. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo tirato 3/4 volte in porta e che siamo andati a cercare la vittoria fino all’ultimo, rischiando anche di concedere qualcosa. Sono sempre più innamorato di questi giocatori. La felicità è legata a questi 3 punti importantissimi e al percorso particolare vissuto verso la partita. Quando è stata messa, le discussioni precedenti… il karma a volte fa dei grandi regali”.

L’avevate preparata per giocarvela subito in questo modo?
“Sì, perché sapevamo che avremmo giocato solo 20 minuti. Nello spezzone precedente sapevamo che dopo i primi 20 minuti ce ne sarebbe stati altri 70 per giocarcela. Quella partita era diretta verso un finale simile a questo, con noi che attaccavamo e loro che si difendevano. Ai calciatori ho chiesto di ricreare quell’atmosfera, cercando di andare a fare gol. Abbiamo tirato 3/4 volte in porta e non è facile contro una squadra come l’Udinese, poi è arrivato il premio finale che ci rende tanto felici”.

Il riscaldamento pre partita?
“Ai ragazzi ho detto di prepararsi perché non avevo idea di cosa fare (ride, ndr) e che avrei potuto fare delle bizzarre. Brignardello mi ha detto che la cosa migliore sarebbe stata alzare subito i giri con una partitella, l’ho trovata un’idea brillante. Prima abbiamo svolto un classico riscaldamento, poi abbiamo fatto questa partitella. Abbiamo segnato al 97’, ma non mi sento di dire che eravamo più caldi dell’Udinese. I friulani hanno fatto un riscaldamento diverso rispetto al nostro, ma anche loro erano dentro la partita”.

Avete il destino nelle vostre mani.
“Questo è importante, ma mancano tante partite. Noi abbiamo l’Europa League, l’Atalanta ha anche la finale di Coppa Italia. Purtroppo recupereranno la partita con la Fiorentina quando la gente sta già con la testa al mare e questo è strano, un peccato. È un finale concitato, ecco perché ci siamo irrigiditi sul fatto di giocare questa partita oggi. Il vero danno lo abbiamo nei confronti del Bayer Leverkusen, che preparerà la partita con un giorno in più di riposo ed è una cosa che non è mai successa in Italia. Abbiamo dimostrato di essere forti e ora prepareremo in due giorni la partita con il Napoli, che è un ritiro da una settimana. I partenopei sono fortissimi, hanno la rosa più forte di tutte al pari dell’Inter. Faremo una grande partita con le forze che abbiamo, poi prepareremo l’Europa League. Pensiamo partita dopo partita, cercando di fare il meglio”.

Smalling?
“Sensazioni non negativissime. Se ha chiesto il cambio vuol dire che potrebbe essere un infortunio non lunghissimo ma di qualche giorno. Si aggiunge alla squalifica di Llorente in vista del Napoli, speriamo di poterlo recuperare il prima possibile”.

Che effetto le fa vedere Cannavaro su una panchina in Serie A?
“Mi fa un effetto incredibile. L’anno scorso mi ha battuto e dopo il match siamo rimasti a parlare mezz’ora perché ci vogliamo bene. Io lo stimo tanto, l’avrei voluto incontrare domenica prossima, ognuno sulle panchine delle rispettive città. Ma sono contento di questa grande opportunità, perché l’Udinese è una grande società. Mi dispiace aver vinto ed esultato così in uno stadio che ci ha trattato così bene, ma è stata una gioia davvero grande. L’Udinese ha tutte le carte in regola per salvarsi. Poi c’è anche il Frosinone di Di Francesco, l’Empoli di Nicola, tutte ottime squadre con ottimi allenatori. Sarà una lotta incredibile, ma io voglio veramente bene a Fabio”.

DE ROSSI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

 

Siamo contenti, siamo felici, era molto importante per i punti ma secondo me è una vittoria strana che si porterà dietro delle scorie anche mentali la squadra, eravamo abbastanza giù di morale dopo la sconfitta col Bologna e ci dà una grande iniezione di fiducia. 

Sia Cristanteche Spinazzola hanno parlato di classifica, un po’ la pressione a questo punto della stagione si sente 

Io loro li ho ringraziati, anche dopo la partita col Bologna, non posso dirgli niente, questi sono ragazzi che da quando sono arrivato io almeno non mollano mai, non si fermano mai, hanno perso una partita contro l’Inter e una che era quasi ininfluente a Brighton, sono meravigliosi, oggi hanno risposto di nuovo presenti come uomini, non solo come calciatori, cioè con la testa, hanno giocato, quelli che erano stra sicuri che non avrebbero giocato neanche un minuto, Zale, Edo, io li vedevo festeggiare con noi, contenti come se avessero segnato loro. Questo è un gruppo di persone meravigliose che non ci garantirà di arrivare in Champions ma comunque garantirà a loro di guardarsi allo specchio a testa alta sempre perché stiamo rincorrendo da 3 mesi ed è abbastanza faticoso. Ogni tanto essere un po’ scarichi fisicamente e mentalmente ci può stare, invece loro si ricaricano subito e rispondono anche a partite così brevi da grandi giocatori e grandi professionisti quali sono.

Le qualità dell’uomo De Rossi si conoscono, quell’applauso finale di tutta la squadra alla tifoseria dell’Udinese che cosa racchiude? 

Racchiude la gratitudine, il rispetto, la vicinanza che loro ci hanno mostrato 10 giorni fa, non abbiamo avuto modo di ringraziarli a dovere perché eravamo tutti distratti da quello che stava succedendo ad Evan che per fortuna si è dimostrato cosa molto meno grave di quello che pensavamo in quel momento e questa è una popolazione di gente per bene, sono, se non sbaglio abbastanza amici con la nostra tifoseria. Al di là di quello voglio pensare che avrebbe reagito come il pubblico friulano anche una tifoseria rivale, come la prossima che andiamo ad affrontare. Io voglio sperare che al di là della rivalità e dell’odio calcistico ci sia poi dopo un momento in cui la gente si ferma e si rende conto che c’è qualcosa di più importante. I friulani l’hanno dimostrato ed era il minimo ringraziarli e salutarli. 

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