La cara vecchia Coppa Italia

30/05/2018 alle 19:35.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - È inconfutabile, la Roma è cresciuta tantissimo. Attraversando strade impervie, cambiando molto, dai direttori sportivi agli allenatori, dai presidenti con relativi consiglieri ai direttori marketing, fino ai calciatori. Passando anche per delusioni amarissime. Però è cresciuta. Soprattutto nell’ultima stagione. Iniziata con un organigramma societario auspicato all’inizio della nuova gestione. Ognuno al proprio posto, senza invasioni di campo. Compiti stabiliti, professionalità stabilite.

Ed è cresciuta grazie soprattutto a un cammino esaltante in Europa. Grazie ai risultati. La Roma non ha vinto la ma ottenere una semifinale, finire a un passo da Kiev, non è meritevole soltanto quelle celebrazioni tipicamente “tifose”, di quelle che ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli. È un riconoscimento urbi et orbi di un’impresa che porta prestigio, rispetto, soldi ed entusiasmo. Si sono finalmente creati i presupposti per vincere. Vincere la ? Non facciamo gli stupidi. Il campionato? Provare a competere deve essere nelle corde di una società come la Roma, vincerlo è diventato un’impresa considerando la . Cosa manca? La Coppa di Lega? No, quella la giocano in Inghilterra. Ah già, la Coppa Italia. Un tempo era la specialità della casa. Deve tornare a esserlo. Non ha appeal? Provate a immaginare di vincerla all’Olimpico poi ne riparliamo. Non ha appeal per i cassieri, chiaro. La Coppa Italia mette in palio 18 milioni complessivi. Chi la vince ne porta a casa 5. Chi perde la finale circa 3,4. Ecco perché in troppi la snobbano, vedono in essa un fastidioso appuntamento che distrae e stanca magari prima di un impegno probante di campionato. Niente di più sbagliato. Chiedere proprio alla , che quattro anni fa in bacheca ne aveva 9, come la Roma. Poi ha preso il largo. Fa male sentire De Laurentiis che afferma sarcastico(?) “è una competizione superata, piace solo a Malagò per il vernissage di premiazione col Presidente della Repubblica”. Fa male perché a snobbarla sono le stesse squadre che faticano a tenere il passo dei bianconeri.

Sarebbe bello se la Roma nel 2018-19 mettesse in campo in Coppa Italia non solo la formazione migliore (e non come quest’anno col Torino, consegnandosi ai granata di Edera centravanti), ma anche quello spirito ostentato in . Spazzerebbe via ogni avversario. Farebbe un passo in avanti notevole. E non per le idiozie che ci raccontiamo compiaciuti dandoci di gomito sui festeggiamenti che durano sei mesi. Semmai per imparare l’arte del vincere. Quel verbo che diventa di ausilio per se stesso. Vincere aiuta a vincere. E alla Roma vincere la Coppa Italia è sempre piaciuto. Nel 1964, e poi 1969, 1980, 1981, 1984, 1986, 1991, 2007 e 2008. Annate speciali.

@augustociardi - In The Box

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