Trionfo Roma, una Curva Sud vecchio stile s’è presa il derby

01/10/2018 alle 20:00.
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IL ROMANISTA (G. DE GENNARO) - I rintocchi delle campane della domenica mattina a farli re per un weekend, questo è stato il risveglio dei romanisti con le teste proiettate all'indietro per ripercorre i piacevoli passi di un derby vinto. Sapore unico, di quelli difficili da spiegare. In campo quanto sugli spalti: un successo a tutto tondo che aveva preso il via con circa un centinaio di bandiere poste nel centro esatto del cuore pulsante del tifo. Obiettivo ben visibile tra i colori giallorossi e lo stemma e ancor più sotto un lungo striscione a coprire per intero la bocca della . C'erano migliaia di romanisti, un tamburo presente pur senza poter rullare, c'erano i megafoni sui palchetti e le bandiere da far oscillare [...].

I tormentoni stagionali e i cori ripresi dalle vecchie generazioni, quelli in disuso e quelli onnipresenti ogni qualvolta la Roma sia pronta a calcare il manto verde. Poi ancora battimani e di nuovo bandierette e stendardi pronti a prendere il posto delle grandi bandiere ripiegate via con cura [... ]. Il triplice fischio e il saluto alla squadra incapaci di far cessare quel canto di gioia, con i boccaporti dello stadio Olimpico a fungere da casse di risonanza per cori di sfottò e celebrazione. «Ti seguirem ovunque andrai, dai Roma non mollare mai», cantavano i romanisti mentre uscendo dai tornelli si incamminavano verso l'Obelisco e poi ancora in direzione di Piazza Mancini quanto di Piazzale Clodio. Un canto che non conosce fine riversatosi sulla strada e nei locali, tra macchine e motorini e i colori di Roma a tingere ancor più di giallo e rosso una giornata che già dal primo mattino aveva espresso il suo verdetto. Il passato non si dimentica, cantano i romanisti da decenni [...]

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