LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Forse sarebbe stato meglio lasciarlo così, il campo. Vuoto. Svuotato. Spento. Disarmato. Senza nulla a pretendere. Come i 14 in maglia rossa che lo calpesteranno a turno, privi di arte e parte, per un'ora e mezza. Posseduta dal Napoli, come lo era stata dalla Spal, con le naturali proporzioni, la Roma s'affloscia finendo ai confini della zona europea. Ma guardare la classifica per chi non ha nulla, dentro di sé, per riempirla, appare paradossale.
OLSEN 4 - Verdi gli offre anche una buona figura centrandolo dalla zona rossa, lui rimette subito sul piatto i presunti meriti illudendo di poter raccogliere un pallone che gli passa a distanza misurabile in centimetri. Sottovuoto.
SANTON 4,5 - Pare il quinto a calcetto rimediato da amici degli amici. Arriva al campo senza sapere bene il motivo per cui ha accettato, si trova ad arrovellarsi su se stesso con palesi momenti d'imbarazzo.
MANOLAS 5 - Basta un minuto per capire che, nonostante sia reduce da infortunio, è di certo la parte meno infetta del reparto. La prolungata esposizione alle intemperie avversarie ne aggrava le condizioni.
FAZIO 4 - Fuori in 90 secondi. Come quelli che passano dalla prima 'faziata': Milik perfora la profondità dietro Manolas e lui si limita ad accompagnare il movimento finendo per far parte della coreografia del gol. Tutto il resto è una ridondanza di debolezze fin troppo manifeste.
KOLAROV 5 - Svuotato dalla concorrenza, o da un banale rincalzo, va in campo anche quando non sarebbe consigliato.
DE ROSSI 5 - Rimane apprezzabile il lato emotivo della prestazione. Tutto il resto è gravemente, quanto inevitabilmente, insufficiente. DAL 81' UNDER SV - Ingresso utile a tranquillizzare i familiari.
NZONZI 4,5 - Basti un dato: è il più pericoloso della Roma, di testa svirgola a lato, sempre con la stessa parte colpisce la traversa ma questo è più un demerito che altro, vista la posizione.
SCHICK 5 - Inizia col pensiero di dover ripiegare al servizio di Santon, con queste premesse il nulla che ne segue non può dar stupore. Raccoglie mezzo voto grazie a Meret che lo travolge dando un quarto d'ora d'illusione. Il tempo dell'intervallo. DAL 63' ZANIOLO 5 - A lui il mal di stomaco prima della partita, a chi guarda durante e dopo.
CRISTANTE 4,5 - Non può spiegarsi solo con la mitologia di Gasperini e dell'aria di Bergamo il modo in cui si è afflosciato quello che arrivò con il manifesto di miglior centrocampista italiano della scorsa stagione.
PEROTTI 5 - La tipica camminata che porta all'esecuzione del rigore è forse l'atto più dinamico della sua prestazione. DAL 81' KLUIVERT SV - S'impara anche per difetto, segnerà sul taccuino tutto ciò che un calciatore non deve fare.
DZEKO 4,5 - Tutto ciò che gli capita, di questi tempi, gli si ritorce malignamente contro: così su un ripiegamento che andrebbe apprezzato finisce rovinosamente a terra fotografando la deprimente involuzione collettiva.
RANIERI 5 - Più che un meccanico, la sensazione è che la vettura romanista andrebbe rispedita direttamente in fabbrica. A lui, almeno, non può mancare il merito di volersi ancora sporcare di grasso.
