Contattato da LAROMA24.IT, Oscar Damiani, procuratore di Christian Panucci, fa il punto della situazione a quasi un mese dal caso scoppiato nel pre-gara di Napoli-Roma. Da allora, il difensore si è scusato solo a mezzo stampa (per meglio dire tramite un comunicato all'Ansa, escludendo comunque il mister Spalletti) e mai direttamente con gli interessati. Tifosi, compagni, società e allenatore. Ora mancano circa 3 mesi alla fine del contratto di Panucci e la Roma, complice una miriade di infortuni che hanno colpito in special modo il reparto arretrato, avrebbe bisogno comeil pane di un elemento del calibro del numero 2 giallorosso. Possibile non ci sia nessuna posizione per ricucire o comunque per dare una svolta alla situzione che si va trascinando da troppi giorni?
Ora mancano circa 3 mesi alla fine del contratto di Panucci e la Roma, complice una miriade di infortuni che hanno colpito in special modo il reparto arretrato, avrebbe bisogno comeil pane di un elemento del calibro del numero 2 giallorosso. Possibile non ci sia nessuna posizione per ricucire o comunque per dare una svolta alla situzione che si va trascinando da troppi giorni?
"Non credo proprio. La situazione la conoscete e non è mutata. Christian sta facendo il suo dovere di tesserato. E non c'è molto altro da aggiungere. D'altronde lo ha dichiarato anche Spalletti: nulla è cambiato".
Ma possibile che da qui a giugno non ci possa essere nessun tentativo, nessuna chances di poter sbrogliare questa matassa?
"Ripeto: non si vedono i presupposti. Ritengo che fino a giugno difficilmente vedremo un sostanziale cambiamento nella vicenda".
