
LAROMA24.IT – La prima sosta delle Nazionali è spesso il teatro di uno dei momenti più attesi, controversi, logoranti della stagione. Per alcuni è la deriva, per altri un’esaltazione che supera la fantasia, magari semplicemente un passatempo. Rinnegarne l’esistenza, ormai, è impossibile anche per i calciatori, costretti a rispondere a domande o all’ondata di direct sul fantacalcio. Chiunque siate, uno dei problemi principali, a Roma o con partecipanti a maggioranza romanista, è proprio la gestione dei giocatori oggi affidati a Gasperini. Proviamo a fare un po’ d’ordine.
PORTIERI – Con la porta del Napoli divisa tra due litiganti, i dubbi su Sommer accentuati da quelli generali sull’Inter, a maggior ragione facendo l’asta dopo la sconfitta con l’Udinese, le uniche porte imbattute delle prime due giornate sono state quelle di Roma e Juventus. E questo, per chi fa l’asta a campionato iniziato, ha un peso. Figuratevi se da una parte c’è uno dei portieri più in ascesa della Serie A, se non d’Europa. Insomma, per Svilar preparate l’elmetto. Potrebbe essere facilmente il più pagato, soprattutto se al tavolo dell’asta siete circondati da romanisti, quasi certamente tra i primi tre del ruolo per spesa. Ma attenzione, nel meraviglioso ciclo all’Atalanta, solo una volta la difesa di Gasperini è stata la 4° meno battuta. L’equilibrio, semmai, era dato da un alto numero di gol realizzati. Dall’altra parte, per le caratteristiche di Svilar, seppur le imbattibilità potrebbero essere ridotte rispetto alla scorsa stagione (16 clean sheet, il dato più alto del campionato), di fronte alle occasioni ad alto rischio che ogni tanto le squadre di Gasperini concedono la reattività del portiere della Roma potrebbe esaltarsi e uscirne con voti anche più gonfi rispetto all’anno passato.
DIFENSORI – Hermoso, Mancini e Ndicka i titolari ripetuti nelle prime due giornate. Sullo spagnolo difficile lanciarsi in pronostici: Ghilardi è stato un investimento importante, Celik ha avuto spazio nel pre-campionato, possibile che a vincere la concorrenza sia un ex esubero per di più chiamato a giocare a piede contrario? Se Mancini e Ndicka appaiono soluzioni solide ma poco redditizie per il fantacalcio, la sorpresa può arrivare proprio per lo slot di centro-destra. Ghilardi probabilmente ora è chiamato al corso avanzato a cui Gasperini sottopone i nuovi cadetti, arriverà il suo tempo. Celik, invece, in estate ha ricevuto molto spazio e dopo la prima da squalificato è stato l’unico difensore chiamato a subentrare nella seconda. A fine reparto, quando nessuno ci pensa più, potrebbe valere l’ultima moneta se avrete fatto le cose per bene fino a quel momento. Anche perché, eccezion fatta per Hermoso appunto, nessuno pare in grado di partecipare offensivamente come richiede Gasperini ai propri terzi di difesa rispetto a quanto può garantire il turco. Ziolkowski, invece, per caratteristiche sembra più adatto a ricoprire il ruolo di centrale, alle spalle di Mancini. Non ha la forza brutale che spesso interessa a Gasperini per i difensori ma una capacità di costruzione che, un giorno, potrebbe addolcirgli la fanta-media voto.
Il vero tesoro, con l’ex allenatore dell’Atalanta, è sui quinti come ormai sanno tutti. Finalmente potrà avere Wesley come desiderava da un anno e voi non potete che assecondarne le intenzioni. Sarà un investimento importante però, il gol al debutto non aiuta. In diverse aste sta sfiorando i prezzi dei più noti nel ruolo. Ma può ridarveli tutti indietro per soddisfazioni di bonus tra gol e assist: manca ancora in qualità ma la frequenza con cui Gasperini porta a ridosso della porta avversaria i propri quinti aiuterà a nasconderla. Dall’altro lato, Angelino costerà decisamente più di Tsimikas. Troppi, probabilmente. Il greco, però, l’ultimo gol lo ha segnato nella stagione 2017/18: piano con le aspettative. Ma ha lineamenti più vicini ai quinti utilizzati fin qui in carriera da Gasperini. Se Celik non vi convince a chiudere il reparto, allora quel gettone che avanza può essere ben riposto nell’ex Liverpool.
CENTROCAMPISTI – Di Koné sapete tutto e anche i vostri vicini d’asta. Se pensate che raddrizzerà il radar con la porta avversaria e completerà la trasformazione in Super Saiyan con Gasperini allora partecipate alla scazzottata che ci sarà per scriverlo sul vostro foglio. Cristante non piace, per questo costa 5 volte meno del collega ma gioca, ancora. E l’anno scorso ha chiuso con 4 gol segnati e 3 assist, aspetto da tenere a mente in questo gioco malefico. Anche perché Gasperini pare utilizzarlo ancora come saltatore per il primo palo sugli angoli a favore. El Aynaoui, senza l’esterno alto voluto, avanza una candidatura anche in posizione più avanzata, in particolare quando il livello dell’avversario consiglierà maggior prudenza. Dopo due turni in panchina l’entusiasmo pare sceso e potrebbe essere il momento buono per metterselo in casa. Lui, d’altronde, la porta avversaria l’ha sempre vista: già 17 gol da professionista. Avvertenza: c’è la Coppa d’Africa e El Aynaoui ha vestito ora la maglia del Marocco.
Se Pisilli è sempre più sfumato, tra i rimasugli di fine reparto, invece, capiterà facilmente di trovare Pellegrini a prezzi stracciati. La scorsa è stata la peggiore stagione delle ultime 5 dal punto di vista realizzativo, fino alla chiusura del mercato è rimasto ai margini, ora si ritrova col vento contrario, a 9 mesi dalla scadenza. Se amate i ragionamenti contro-intuitivi, questo è il momento perfetto: si compra a prezzi di svendita totale, l’assenza di un trequartista di sinistra definito può riavvicinarlo alla porta, l’effetto del “contract year” può completare il disegno inaspettato. Se potete bruciarvi uno slot senza problemi, può essere la vostra carta a sorpresa. Tra i centrocampisti, figurano anche Bailey, Baldanzi ed El Shaarawy: anche chi parte dalla panchina, con Gasperini, può ritagliarsi parti importanti di gara per l’abitudine che ha nel sostituire i propri giocatori offensivi. Bailey si paga, anche se nessuno ancora l’ha visto a Roma. El Shaarawy ha una quotazione in rialzo rispetto al passato, probabilmente per via della titolarità delle prime due gare. Baldanzi in ribasso, a ragione. A prezzi corretti, sotto il 5% del budget complessivo, il giamaicano può valere la spesa.
ATTACCANTI – Dritti al nodo della questione: il prezzo di Ferguson è pari alle aspettative che si sono generate a Roma dalla sua prima sgambata in amichevole, alte. Al punto che, per renderlo sostenibile, dovrà fare quello che hanno fatto tutti o quasi gli attaccanti centrali avuti da Gasperini: overperformare. Dovbyk, invece, rischia di costare meno della metà. O almeno è quello che sta accadendo in diverse aste, tanto da farlo sembrare quasi conveniente. Se non fosse per il suo linguaggio del corpo che nelle prime due giornate consigliava di spendere altrove i vostri crediti virtuali. Ma attenzione alle rotazioni e, scongiuri premessi, al tasso di infortuni di Ferguson. A Roma, d’altronde, comprare l’attaccante della Roma all’inizio di una stagione accompagnata da sensazioni sparse positive è impresa complicata e a volte fin troppo dispendiosa.
Soulé ha già mostrato di essersi immerso di gusto nella giostra di Gasperini: entro il 18% del budget può essere il nome migliore da accompagnare a un top del ruolo e riscuotere 40 punti bonus durante la stagione, tra gol e assist. In più, rischia di diventare il rigorista di riferimento se Dybala e Pellegrini avranno un impiego ridotto rispetto al passato. Dybala è lì, pronto ad essere indossato nell’occasione giusta. Per gli amanti o per chi può permetterselo.
CHI PRENDERE: Soulé
CHI EVITARE: Angelino
SCOMMESSE LOW COST: Celik/Tsimikas