LAROMA24.IT (Paolo Rosi) - Un'altra prima volta per un ragazzo del settore giovanile. Dopo la convocazione di Bah, per la sfida contro la Juventus Gian Piero Gasperini ha deciso di convocare Jacopo Mirra, difensore centrale e capitano della Roma Primavera. Una chiamata che arriva come premio per una crescita costante e come soluzione numerica all'assenza di Evan Ndicka, impegnato in Coppa d'Africa. Per il giovane difensore, che indosserà la maglia numero 76, si tratta della prima convocazione ufficiale tra i "grandi" in una partita di Serie A.
Nato a Roma il 10 luglio 2006, Mirra è un difensore centrale moderno, alto 1,89 m e di piede destro. Si definisce "veloce e con buona tecnica", ma consapevole di dover migliorare "nell'uno contro uno e nella marcatura sull'uomo". Doti che gli hanno permesso di diventare un leader e un punto fermo della squadra di Federico Guidi, di cui è capitano.
Romano di Selva Candida, Jacopo Mirra inizia a giocare nel Casalotti, per poi passare all'Urbetevere. La svolta arriva a 9 anni, con la lettera che sancisce il suo ingresso nel settore giovanile della Roma. Da quel momento, un percorso netto che lo ha visto scalare tutte le categorie: Under 17, Under 18 (dove ha segnato 5 gol) e infine, dal luglio 2024, la Primavera.
Quest'anno, da capitano, si è imposto come leader della difesa, collezionando 12 presenze e giocando il 70% dei minuti totali. La sua crescita è stata notevole, soprattutto dopo un periodo difficile a livello fisico lo scorso anno. Come ha raccontato lui stesso, problemi al flessore lo hanno costretto a un lungo stop: "È stato un periodo buio, ma mi ha insegnato tanto: prevenzione, fisioterapia, palestra. Ora vengo prima agli allenamenti e lavoro su macchinari specifici". La sua agenzia è la GP Soccer and Management Srl, la stessa di Pellegrini e Zalewski.
La maglia della prima squadra, però, Jacopo l'ha già assaggiata. Il 31 maggio 2024, a Perth, De Rossi lo fece esordire nell'amichevole di fine stagione contro il Milan, facendolo subentrare proprio al posto di Ndicka. Un segno del destino, visto che la convocazione di oggi arriva proprio per sopperire all'assenza del difensore ivoriano.
Romano e romanista, anche di famiglia ("papà era contentissimo quando mi hanno preso"), Mirra incarna l'orgoglio di vestire questi colori: "Ogni ragazzo romano e romanista vuole indossare questi colori. La maglia della Roma è bella, non pesante. È un orgoglio". Un sogno che ora continua con la prima chiamata in Serie A, con la speranza di trasformare l'emozione in un punto di partenza.




