LIVE - Coronavirus, i giocatori del Brescia accettano la riduzione dello stipendio. Ferrero: «Non ha senso giocare senza tifosi». Galliani: «Senza ripresa salta tutto»

08/04/2020 alle 20:25.
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Continua la lotta dell'Italia e del resto del mondo contro la diffusione del Covid-19. Prosegue senza sosta la discussione su possibili date per la ripresa del campionato, con le ipotesi di un ritorno in campo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno che ad oggi pare la più realistica.

Qui tutte le notizie della giornata, aggiornate costantemente dalla nostra redazione.

AGGIORNA IL LIVE:

20.30 - TELENORD - Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha rilasciato un'intervista all'emittente ligure in cui ha espresso la propria posizione in merito alla ripresa del campionato di Serie A: "Organizziamoci per dire che questo campionato ormai deve finire qui. Lo dico col dolore perché io voglio ricominciare ma solo vedendo il mio stadio che è il più bello del mondo, con i miei tifosi che battono sui loro tamburi. Io ho visto così Sampdoria-Verona e ho avuto un male al cuore a vedere questo silenzio, a non poter esultare perché ditemi come si fa ad andare allo stadio e vedere quella desolazione. La partita senza tifo, ma che partita è? Ma quando vediamo questo derby, con tutti quei colori da una parte e dall’altra, con tutti che suonano, incitano i loro ragazzi, questo è il calcio, questo è lo spettacolo, questo è il mondo, questa è un’ora e mezzo di adrenalina pura. Ma una partita senza i tifosi, che cos’é? Ma perché?".

20.30 - Attraverso un comunicato ufficiale la Federaziome Italiana Volley ha comunicato che i massimi campionati, maschili e femminili, sono anticipatamente conclusi a causa dell'emergenza coronavirus che non permette di poter pensare di riprendere attualmente la stagione con sicurezza. In tutti i campionati nazionali in questo modo non saranno assegnati lo scudetto, le retrocessioni e le promozioni.

(Sky Sport)

19.30 - Attraverso una nota ufficiale pubblicato sul proprio sito, il ha fatto sapere di aver trovato un accordo tra dirigenza e giocatori, rappresentati dal proprio capitano Sergio Ramos, per una riduzione degli stipendi per una cifra che oscillerà tra il 10% e il 20%. Tutto si modificherà a seconda dell'evoluzione del virus, che influirà sulle scelte della Lega in merito alla possibilità di portare o meno a termine la stagione. Nell'ipotesi in cui il massimo campionato spagnolo non riprenderà il taglio sarebbe del 20%, in modo da far risparmiare alle casse del club circa 50 milioni di euro, che sarebbero utilizzati per pagare i contratti dei dipendenti.

17.55«I tempi di una ripartenza dello sport in Italia? La ripartenza è decisa dal governo e dal comitato scientifico, però lo sport insegna tante cose, anche ad esser pronti, e noi dobbiamo utilizzare anche questa situazione di emergenza per cogliere delle opportunità, imparare a fare cose nuove ed uscirne più forti e preparati. Situazioni straordinarie richiedono interventi straordinari, e Sport e Salute, insieme al Governo vuole adottare nuove strategie per essere pronti a scendere in campo con una nuova forza ed una nuova progettualità». Lo ha detto il presidente e ad di Sport e Salute Vito Cozzoli, interpellato dall'agenzia di stampa in merito alla ripartenza dello sport in Italia.

(Adnkronos)

17.49 - La ripresa del campionato di Serie A è una opzione che il Brescia «vorrebbe evitare nel rispetto della triste realtà bresciana». È quanto afferma la società in una nota sul suo sito incentrata sulla questione dei rimborsi degli abbonamenti sottoscritti dai tifosi bresciani. Il Brescia, riguardo all'ipotesi di un ritorno in campo, fa sapere che sta »facendo attente e approfondite valutazioni anche in merito alla questione, aggiungendo che «nel caso in cui venisse stabilita la ripresa del Campionato, cosa che il Club vorrebbe evitare nel rispetto della triste realtà bresciana, un'ipotesi al vaglio è quella di applicare uno sconto del 25%, rispetto al costo base della stagione 'in corso', per chi volesse rinnovare l'abbonamento per la prossima stagione.

(bresciacalcio.it)

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16.30 - «Finendo i campionati ci sarebbe il minor danno possibile, altrimenti tutto il calcio rischia di saltare». L'ad del Monza Adriano Galliani lancia l'allarme per le conseguenze dell'emergenza coronavirus sul calcio italiano. «Mi auguro possa ancora accadere che il Monza, con sedici punti di vantaggio dalla seconda a undici giornate dalla fine, salga in Serie B - ha detto durante la trasmissione 'Tutti Convocati' -. Mi auguro che il campionato termini regolarmente e ci venga riconosciuto quel vantaggio abissale conquistato sul campo».

Galliani poi rilancia: «Dovesse finire qui, non accetteremmo un congelamento della situazione: abbiamo vinto il campionato, per cui faremmo ricorso ovunque. Non si può pensare che il Monza, dopo gli investimenti e i punti fatti, resti in Serie C e l'ultima della B resti in B. Sono fautore nel concludere anche tra tre mesi, anche a porte chiuse. Il calcio a porte chiuse è terribile ma così si consente alle società di non fallire»

(Radio 24)

15.40 - Quest’oggi si è tenuta la riunione della Commissione medica federale, presieduta dal prof. Paolo Zeppilli, per l’analisi e la definizione di un protocollo di garanzia per il mondo del calcio in merito alla ripresa dell’attività sportiva. All’interno del comunicato pubblicato sul sito della FIGC sono arrivate anche le parole del presidente Gabriele Gravina:

Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza il mondo del calcio si deve far trovare pronto. E’ questo lo scopo del lavoro svolto dalla nostra Commissione medica, e a tal proposito ringrazio tutti gli esperti che hanno aderito al nostro invito. Per il ruolo che il calcio ricopre nella società civile italiana, sono convinto che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese”.

(figc.it)

15.00 - La Lega Serie B, con un comunicato ufficiale, ha annunciato novità riguardo la situazione stipendi dei calciatori. Questi i punti salienti:

1) mancata corresponsione della retribuzione annua lorda omnicomprensiva (anche riguardo alla parte premiale e di incentivo all’esodo) corrispondente al periodo di inattività;

2) valutazione, in caso invece di ripresa dell’attività sportiva relativa al campionato corrente, dell’impatto economico negativo derivante dalla gravissima contingente vicenda epidemiologica per determinare l’ammontare della riduzione di quanto dovuto dalla data di effettiva ripresa della competizione sino alla sua conclusione;

3) in funzione dell’attuale situazione di crisi, le società hanno inoltre manifestato l’esigenza di procedere ad una profonda revisione dei costi, anche in ottica prospettica.

(legab.it)

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12.20 - Il coronavirus rischia di costare oltre un miliardo di euro alla Premier League, se il campionato verrà annullato, mentre il calcio inglese nel suo insieme potrebbe veder fallire numerosi club, con la cancellazione di intere divisioni. L'allarme giunge direttamente dai vertici del calcio inglese, preoccupati dalle sfide economiche che attendono il football d'Oltremanica - scrive oggi la Bbc - "al di là della più feroce immaginazione". Il direttore della Premier League, Richard Masters, ha messo in guardia sulle future perdite, qualora la situazione si aggravasse, destinate a proseguire oltre l'attuale stagione. Una preoccupazione condivisa dal presidente della Football Association, Greg Clarke, convinto che "molte comunità potranno perdere le proprie squadre locali".

La stagione calcistica in Inghilterra è stata sospesa a tempo indeterminato, e diverse società, anche della massima divisione, sono ricorse agli ammortizzatori sociali dopo aver messo in congedo non retribuito i loro dipendenti. Resta però il nodo del taglio degli stipendi dei calciatori: la proposta unitaria di una riduzione orizzontale del 30% degli ingaggi è stata seccamente respinta dai giocatori. In questi giorni le trattative proseguono su base individuale, club per club. Ma di fronte alle critiche, giunte anche da esponenti del governo britannico, su un presunto "vuoto morale" del mondo del calcio, Masters ha messo in evidenza la criticità dei tempi correnti. "Il nostro mondo non solo va incontro adesso ad enormi perdite ma, per essere realisti, dobbiamo prendere coscienza che il pieno ritorno alla normalità è parecchio lontano", ha dichiarato Masters. Una crisi che rischia persino di aggravarsi nelle serie inferiori che non possono contare sul paracadute economico garantito dai ricchi introiti, legati ai diritti tv, della Premier League. Da qui la paura - nelle parole del presidente della Fa, Greg Clarke - di veder fallire numerosi club, e magari sparire intere divisioni.

12.00 - Il  ha attivato stamattina la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti del settore amministrativo del club partenopeo. Si tratta di circa 30 dipendenti. Un provvedimento preso dal club nell'ambito della crisi economica per l'emergenza coronavirus. Da intavolare con i calciatori e i tecnici la trattativa per i tagli stipendi che riguarda il ramo sportivo del club azzurro. Al momento non è stato versato e quindi resta ancora congelato lo stipendio di marzo.

(Il Mattino)

10.40 - "La cosa peggiore, per me, é questa situazione ibrida. L'incertezza procura malessere. Non sai quando passerà, quando si tornerà in campo. Come spinta per la gente, come segnale di fiducia, sarebbe importante riprendere il campionato: si può giocare anche ad agosto, a porte chiuse". Lo dice il difensore della Lazio, Francesco Acerbi, auspicando una ripresa del campionato. "Non credo che uscirò da questa situazione diverso -aggiunge il 31enne lombardo a 'Repubblica'-. Perché ne ho passate di cose gravi, a partire dal tumore, e anche prima avevo toccato il fondo nella mia vita almeno un paio di volte. So che significa risalire. Quindi sarò incosciente, ma il virus non mi fa paura". Acerbi confessa la nostalgia per il calcio: "Il profumo dell'erba, il suono del pallone, le urla del mister. Quando potrò rivivere queste cose, che adesso mi mancano molto, sarà bellissimo perché significherà che stiamo tornando alla vita di sempre, a fare quello che amiamo, che siamo fuori dall'incubo Coronavirus. Però non dobbiamo avere fretta, bisogna rispettare le regole imposte dal governo: meglio stare a casa una settimana in più che sbrigarsi a far ripartire tutto e poi ritrovarci nel tunnel per altri mesi. Non vedo l'ora di tornare a giocare, come del resto i miei compagni e i tifosi. Vincere il campionato con la Lazio sarebbe fantastico, ma conta di più la salute, e io ne so qualcosa, credetemi: la priorità è uscire da questo periodo terribile".

9.50 - Anche il Siviglia ricorre all'Erte, il corrispettivo spagnolo della cassa integrazione. La societa' andalusa ha fatto sapere che i calciatori hanno accettato un taglio del 70% agli ingaggi durante la sosta forzata delle competizioni a causa dell'emergenza coronavirus. L'accordo, che sara' messo nero su bianco nei prossimi giorni, coinvolge la prima rosa maschile e femminile e le formazioni del settore giovanile. L'Erte sara' applicato anche a 106 dipendenti, esclusi quelli che possono continuare a lavorare in smart working, ma anche i membri del Cda si ridurranno gli stipendi per "contribuire alla sostenibilita' economica della societa'".

9.35 - Jimmy Greaves, leggenda del Tottenham e del calcio inglese, si trova ricoverato da ieri sera in ospedale anche se, stando alle prime informazioni, non manifesterebbe alcun sintomo collegabile al coronavirus. Oggi 80enne e in condizioni di salute precarie da quando, nel 2015, e' stato colpito da ictus, Greaves e' stato portato in un ospedale di Chelmsford, non lontano dalla sua casa nell'Essex. Protagonista nell'Inghilterra campione del mondo nel 1966 (44 gol in 57 gare in nazionale), Greaves e' ancora oggi il detentore del record di reti (357) nel massimo campionato inglese. Cresciuto nel Chelsea, vanta una breve esperienza in Italia dove nel 1961 ha vestito la maglia del Milan.

9.00 - Il Tottenham torna in campo...al parco. Sessione di allenamento nel verde pubblico per alcuni giocatori degli 'Spurs' (Sanchez, Sessegnon, Aurier e Ndombelé) insieme al tecnico Mourinho. A rivelarlo sono le immagini e i video pubblicati dai (pochi) presenti. Molte le polemiche, col Tottenham che ha precisato: "A tutti i nostri tesserati è stato ribadito di rispettare il distanziamento sociale quando fanno attività all'aperto. Continueremo a rinforzare questo messaggio".

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