
Una direzione di gara tutto sommato sufficiente quella di Giovanni Ayroldi in Roma-Torino. Qualche piccola sbavatura per il fischietto: da rivedere la gestione dei cartellini durante il match e probabilmente manca la seconda ammonizione ad Asslani. Per il resto non si segnalano errori particolari.
CORRIERE DELLO SPORT - VOTO 6
C’è qualche sbavatura per Giovanni Ayroldi, soprattutto nel rapporto rilevazione dei falli/ammonizioni. Valga solo come esempio: grazia ad inizio partita Coco (diretto e in ritardo su Soulé) e ammonisce Angelino per identico fallo su Aboukhlal. Una severità scolastica anche nei confronti di Wesley che ferma Vlasic ma lo fa in contrasto onesto (e neanche troppo duro), un contrasto di gioco, sia pure in un tentativo di ripartenza. A proposito di grazia, se volgiamo rimanere al regolamento stretto, allora Asllani doveva essere espulso per doppio giallo. Ha rischiato. Partiamo da qui: l’ex Inter già ammonito (trattenuta prolungata su Soulé) si piazza davanti ad Hermoso che vorrebbe battere velocemente una punizione. Una, due, tre volte poi calcia e colpisce Asllani che non si era spostato. Ayroldi, non sapendo cosa fare di meglio, fa arretrare il punto della punizione, mentre avrebbe dovuto ammonire l’albanese per la seconda volta. Capiamo, per una cosa così, un secondo giallo sembra troppo: ma allora deve valere per tutti. Cade a terra, Mancini, in area granata dopo un contatto con Ismajli: è il piede sinistro del giallorosso che va ad incocciare quello dell’avversario in attesa di un pallone in area, ok far proseguire.
LA GAZZETTA DELLO SPORT - 5,5
Al 9' sorvola su una caduta di Simeone lanciato a rete e al 18' su un fallo di Coco a Soulé: niente stop e giallo. Al 22' rimessa arbitrale del gioco invertita. Manca un giallo a Koné su Casadei (29'), corretto quello a Ismajli (35'). Dal 24' al 30' st (cooling break incluso) si gioca poco più di un minuto, giusto il recupero di 8' finali con l'aggiunta di un minuto per perdite di tempo. Corrette le ammonizioni ad Angelino e Aboukhlal, Lazaro rischia su EI Shaarawy. Koné giù in area al 43' st: nulla.
IL ROMANISTA
Roma-Torino è una gara sonnolenta. I granata spezzano il ritmo che pur con le difficoltà dettate dal grande caldo la Roma cerca di imporre. Al 5’: Lazaro trattiene in maniera prolungata Dybala ma il signor Ayroldi di Molfetta lo grazia senza apparente motivo. L’intenzione del direttore di gara è quella di lasciar molto giocare, ma è costretto spesso a fischiare perché molte riconquiste di palla in realtà sono falli. Curiosità: l’arbitro è colpito ben 4 volte dal pallone durante l’azione (nell’ultima circostanza ferma un filtrante interessante di Cristante per Dybala). E fa riprendere il gioco come da regolamento restituendo a chi aveva il possesso. Ancora al 18’ Coco entra duro su Soulé e non arriva alcuna sanzione disciplinare. Bisogna attendere il 32’, quando Asllani trattiene Koné. Giallo finalmente. E due minuti dopo, in scia, ne arriva un alto, per Ismajli che trattiene vistosamente al limite Soulé. Nella ripresa tocca a Wesley al 6’ rimediare il giallo, su Vlasic in ripartenza a centrocampo. Cooling break al 25’ più lungo del previso per problemi alla radio di Ayroldi. Il Toro dopo il vantaggio fa di tutto per non (far) giocare e passano dieci minuti. Al 31’ Angeliño fa fallo su Aboukhlal e viene ammonito. Si perde altro tempo. Al 35’ però Aboukhlal “restituisce” il cartellino giallo: entra su Baldanzi in scivolata pericolosa. Ayroldi non ha dubbi. Arrivano 8’ minuti di recupero che l’arbitro tramuta in 9’ per le lungaggini del Torino. Amen.
IL TEMPO
All'Olimpico, in Roma-Trino, Ayroldi conferma la tendenza al cartellino «facile» (alla fine saranno 5).