Roma-Verona, RANIERI: "Per la Champions accetto le scommesse, non è facile. Ancelotti? Non parlo più dell'allenatore"

19/04/2025 alle 23:13.
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La Roma batte il Verona prima di Pasqua e infila il 17° risultato utile consecutivo: all'Olimpico termina 1-0 per i giallorossi grazie alla rete di Shomurodov nella 33esima giornata di campionato. Dopo la sfida Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei cronisti:

RANIERI A SKY SPORT

In studio c’è Quagliarella…
“Ho sentito tutto, un allenatore sa sempre tutto”.

Vittoria contro una squadra che puntava in verticale, ci voleva un gesto concreto di Soulé…
“Partita difficilissima, sapevamo che erano un rullo compressore, giocano in avanti e ti vengono in contro pressing. Non era facile, avevano due punte molto veloci e abili nell'uno contro uno. La concretezza di Soulé, anche il cambio gioco di Cristante è stato meraviglioso, Shomurodov. Bene tutti. Non mi piace fare classifiche, i ragazzi hanno sofferto come piace a me. Volevamo i 3 punti e facciamo una buona Pasqua”.

È stata una provocazione quando ha detto di non scommettere sulla Roma in Champions?
“Non lo so, io accetto le scommesse. Ho il salvadanaio, datemi i soldi. Non è facile, i ragazzi stanno facendo una cosa straordinaria. Noi ci proviamo, c’è il sogno, poi c’è il pensiero e poi c’è l’azione. Abbiamo partite bellissime, non una passeggiata tra i boschi. Vogliamo fare bene e far sì che i tifosi siano contenti del nostro campionato".

34 punti in 14 gare nel girone di ritorno. Cosa ci dice questo dato sul valore della rosa?
“C’è un buon gruppo. Non resto perché è giusto così. Bisogna lasciare il tempo al nuovo allenatore di capire il gruppo, plasmare e salire in classifica. Un altro anno con me sarebbe perso, abbiamo tanto da fare. Giusto che mi faccia da parte e che arrivi un allenatore che sa quello che vuole”.

Se i Friedkin mettessero quei due giocatori per lottare per lo Scudetto, per te avrebbe più senso restare?
“No, io ho finito, non ha più senso.  È già tanto che sono tornato”.

C’è un nome nuovo, quello di Ancelotti. Deve aggiornare la lista?
“Non parlo più dell’allenatore, mi dispiace. C’è anche la macchinetta del caffè nel mio ufficio. Vi ho detto che vi ho sentito prima di venire (ride, ndr)".

I sardi sono rancorosi.
“Non è vero, voglio bene ai sardi e loro mi vogliono bene”.

Quagliarella?
"Troppo forte, mi ha dato tante soddisfazioni. Fece un gol a Cagliari e perdemmo al 95’, peccato perché facemmo una grande partita”.

RANIERI A DAZN

Partita di sofferenza stasera, la Roma sta mancando di quella brillantezza ma quanta forza vi da questa vittoria?
"Vale tanto, il campionato nel girone di ritorno è sempre più difficile, abbiamo visto anche il Napoli, il calcio è bello per questo. Sapevamo che affrontavamo una squadra in un momento d'oro, giocano in verticale e vengono a farti il contro pressing, sono un rullo compressore, siamo stati bravi perché gli abbiamo concesso 2-3 contropiedi ma non abbiamo corso pericoli, Svilar non ha fatto grandi parate. Anche noi non ci siamo riusciti, si chiudevano nella metà campo e ripartivano, non era facile trovare il varco giusto, ci siamo riusciti dopo 4-5 minuti, buon per noi".

Dybala ormai è un membro del suo staff, ci racconta qualcosa su di lui?
"Lo vedete voi, lo conoscevate come giocatore mentre io dicevo che era un leader. Quando parla tutti lo ascoltano e questo è bello, un giocatore così importante da tranquillità, forza e determinazione a tutta la squadra".

Con questa vittoria vi portate a -2 dalla Juventus quarta. Neanche 50 centesimi si gioca sulla Champions?
"No, ci sono troppe squadre davanti, vediamo poi gli altri risultati. Bisogna avere un sogno e un pensiero e metterli da parte, poi ci sta da lavorare. Siamo nel momento in cui dobbiamo agire, essere determinati e decisi come oggi. Adesso abbiamo degli scogli importanti ma ce la giochiamo con tutti, se è difficile per noi voglio che sia difficile anche per gli avversari".

Ghisolfi ha detto che con lei in panchina crede ancora al sogno.
"Mi ha detto di averci messo 2 euro, è francese, è corto di tasca (ride, ndr)".

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

In tv era sorridente più di ieri...
"È una cosa strana, quando vinco sono contento (ride, ndr)".

È cambiata la sua posizione sulla questione Champions? Perché Ghisolfi prima della partita ha detto che ci crede. Qual è l'obiettivo massimo?
"No. Sì ma lui è tirchio, ha messo due euro, è proprio corso. L'obiettivo massimo è quello di far bene sabato prossimo contro una squadra meravigliosa".

Il Verona è una squadra dinamica, si è arrabbiato molto nel primo tempo e forse ha cambiato qualcosa con Shomurodov a sinistra. Perché si è arrabbiato?
"Non ci hanno sorpresi, ma quando gli avversari cambiano devi essere pronto a correre ai ripari altrimenti hai una falla nella tua difesa. Avevo detto a Baldanzi di venire largo per poi attaccare il centrale, ma a un certo punto non riuscivano a mandare in possesso il play, si sono messi a 4 e facevano scendere il terzino. A quel punto Angelino stava in mezzo a due, per questo ho detto a Shomurodov di mettersi largo per darci una mano e attaccare le spalle tra terzo e quinto".

È vero che i Friedkin le hanno chiesto di rimanere? Come è andato il colloquio?
“Ho detto che non parlo, mi dispiace. È un discorso trito e ritrito e non lo voglio affrontare. Parliamo della partita e dell’obiettivo che abbiamo davanti”.

Cosa manca a questa Roma per chiudere queste partite?
“Meglio vincerle 1-0 che non vincerle. Avete visto anche il Napoli, non è facile quando si arriva alle ultime partite. Sono tutte difficili, ve lo avevo detto ieri. Il Verona gioca sempre in avanti, fa contro pressing, ha due punte super veloci. Sono contento della prova dei giocatori perché mi hanno seguito alla lettera, siamo stati bravi e pragmatici, rapidi nel pensare. Il gol è stato meraviglioso, quel cambio di gioco di Cristante che ha trovato Soulé dalla porta opposta. L’uno contro uno di Soulé che è riuscito a saltare anche il portiere e poi Shomurodov l’ha messa dentro. Queste sono le cose che mi fanno piacere, quando i giocatori capiscono che l’allenatore li sta mettendo in guardia. Il Verona in questo momento è una brutta gatta da pelare e sono contento perché i ragazzi mi hanno seguito alla lettera”.

Dopo il derby ha parlato di mancanza di verticalizzazioni. Può bastare la Roma di oggi per le prossime partite?
“Non lo so, per questo ho detto che sarà difficilissimo. Abbiamo fatto quello che tutti si aspettavano da noi, proprio per questo non era facile trovare la profondità. Ci abbiamo provato in tutti i modi, anche mettendo qualche palla lunga che magari non aveva tanto senso, ma serviva per non farci prendere in contropiede. Loro aspettavano la palla corta per entrare uomo su uomo, prendere palla e ripartire. E questo gliel’abbiamo concesso poche volte. Per questo sono molto contento: i miei hanno preso meno botte. Non è che il Verona volesse fare male, ci mancherebbe, ma va anche considerato che è la squadra più fallosa del campionato, quella con più ammonizioni e con più cartellini rossi. Tutto questo ti dice che tipo di squadra hai di fronte. In più sono in un gran momento di forma, giocano in verticale, sono veloci. A parte un contropiede nel secondo tempo — che però è finito in fuorigioco, e si era visto chiaramente dalla mia posizione — non gli abbiamo concesso quasi nulla. E questo significa che abbiamo fatto davvero una grande partita”.

A che livello sono le energie psicofisiche?
“Giochiamo con un’altra leggerezza e questo significa che lo stato di forma era ottimo. Forse anche le squadre avversarie volevano giocare di più. Adesso, come ho detto, non c’è più da scherzare: tutti siamo alla ricerca di punti. Quello che posso commentare è che noi fisicamente stiamo bene, perché altrimenti non riesci a tenere questo ritmo contro una squadra come il Verona, né contro la Juventus né contro la Lazio. Certamente, forse non tutti sono al top della forma, perché lo stato di forma dipende sia dall’aspetto fisico che da quello mentale. Forse qualcuno è stanco anche mentalmente. L’ho detto ieri: devo stare attento a dosare bene le forze di ognuno, perché magari qualcuno fa bene il primo tempo e cala nel secondo, oppure viceversa. E io devo tener conto di tutte queste cose”.