24 GIUGNO 2001 - 15 anni fa la festa per il terzo scudetto al Circo Massimo

24/06/2016 alle 16:00.
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LAROMA24.IT (F. BARANELLO) - Il 17 giugno 2001 il popolo giallorosso urla “Roma ha vinto”! Da questo momento segue una settimana di festeggiamenti in una Roma tappezzata di giallorosso: strade, balconi, interi palazzi, fontane e scalinate. Non si parla d’altro in città, del resto come si potrebbe? Nelle piazze si mangia, si beve, si balla e si canta intonando “I Campioni dell’Italia siamo noi”.

L’appuntamento per tutti è al Circo Massimo la domenica successiva. Il luogo che nell’antica Roma era deputato alle corse dei cavalli, ai giochi e alle gare, torna a vivere un autentico bagno di folla. La “Woodstock” romana prende forma tra l’Aventino e il Palatino e rimembra antichi fasti.

Tende e sacchi a pelo fanno la loro comparsa già il giorno prima e preannunciano l’invasione: “Contando anche i tetti delle case e delle chiese nei paraggi, gli alberi e i rami più lunghi e resistenti quasi un milione di persone si sono appiccicate corpi e bandiere e sciarpe e striscioni e umori, trasformando la festa dello scudetto in una mimesi unica, quasi irreale” (Cit. La Stampa, 25 giugno 2001).

Alle 20,00, in diretta su “La 7”, inizia il concerto di Antonello Venditti. Il Circo Massimo è un ribollire d’amore sovrastato da bandiere giallorosse. Le rovine dell’antico Impero sullo sfondo. Rovine su cui in molti hanno preso posto mettendo a rischio l’altrui e la propria incolumità. Poi la trionfale entrata del Presidente Sensi che invita proprio questi tifosi a guadagnare luoghi più sicuri. Sul palco solo una piccola rappresentanza della squadra Tricolore: , Montella, Candela, Zebina, Lupatelli e D’Agostino. Ovviamente la Ferilli mantiene, più o meno, la promessa.

Ci pensa poi il Presidente Sensi a commuovere gli astanti ricordando Dino Viola e Agostino Di Bartolomei: “Sono sicuro che ci guardano da lassù, cantano e festeggiano insieme a noi”.