LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il 28 giugno 1931 l’Associazione Sportiva Roma inserisce per la prima volta un suo giocatore nell’albo dei migliori marcatori del campionato: Rodolfo Volk. Il primo vero Bomber della storia giallorossa vince questo speciale titolo con ventinove reti all’attivo distaccando Giuseppe Meazza dell’Ambrosiana fermo a quota ventiquattro.
Per la sua fisicità vichinga viene soprannominato “Sigghefrido” e, a suon di gol, consente alla Roma di contendere il titolo tricolore alla Juventus in un campionato avvincente. I giallorossi, pur arrivando secondi alla fine di questo campionato, registrano il miglior attacco con ottantasette reti.
L’aitante cannoniere istriano non è dotato di grandissima tecnica ma è velocissimo. Velocità che raggiunge l’apice soprattutto quando riceve la palla spalle alla porta: girarsi e far partire un “bolide” è un tutt’uno. Il suo motto “Io non penso, tiro” è il suo punto di forza e mette a segno dei gol spettacolari da ogni parte del campo. Questo lo fa entrare nel cuore dei tifosi.
“L'ala centra e Vorche tira e segna”, recita la canzona di Testaccio, e i 103 gol nelle 157 presenze in campionato costituiscono il mero supporto numerico. Del resto “Vorche è 'n mago pe' segnà”.
Dopo di lui si fregeranno di questo particolare titolo Guaita nel ’35, Da Costa nel ’57, “Piedone” Manfredini nel 1963, Pruzzo nell’81, ’82 e ’86 e infine Totti nel 2007.