I cattivi esempi

21/06/2020 alle 20:25.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Se delegittimi il maestro di scuola, non pretendere che gli alunni della classe siano giudiziosi. La serie tv As Roma ha partorito lo spinoff Tutti contro Juan Jesus. La vicenda è nota, il brasiliano fa una battuta, poi esce dal seminato rispondendo a chi lo invitava a sgravare la Roma del suo stipendio, replicando che i quattro soldi che guadagna non incidono sul bilancio. Il modo di dire, quattro soldi, ha urtato la suscettibilità dei molti, a maggior ragione in un momento in cui di soldi, nel Paese, ne girano davvero pochi. Non ci ha messo cattiveria ma se la doveva risparmiare, questione di tempismo. Ne prendiamo atto. Ma c’è un problema all’origine.

La Roma negli ultimi mesi, e ancora di più nelle ultime settimane, ha commesso errori in comunicazione (del management) che un club di livello non può permettersi. Le esternazioni pubbliche del direttore sospeso Petrachi andavano evitate, il club avrebbe dovuto stoppare l’intervista di chi era già distante dalla linea marcata che porta al basso profilo, che non è mai appartenuta, per indole, all’ex dirigente del Torino. Che già in passato aveva rotto gli schemi creando imbarazzo in seno al dirigenza. Ma troppe volte nella Roma la mano destra non sa cosa faccia la mano sinistra, oppure lo sa e non interviene, innescando reazioni deleterie per la squadra. Che in casa non ha buoni esempi da seguire. Chi fa sentire la voce del padrone? Chi detta le regole di gruppo? Chi vigila affinché vengano rispettate? Un direttore sportivo che entra nello spogliatoio a fine primo tempo senza avere più la fiducia del club e che i calciatori vedono come un dead man walking? Chi dice urbi et orbi che la squadra non sta preparando il ritorno in campo come si dovrebbe? Lo stesso direttore sportivo che viene sospeso dalla società come lo studente indolente che nell’ora di matematica disturba i compagni di classe e risponde male alla professoressa?

Roma docente di autolesionismo, troppo spesso cattivo esempio per i suoi calciatori, che non riescono a individuare una figura altamente rappresentativa del club, perché Trigoria è un porto di mare, barca che va barca che viene. E allora non ci si sorprende se un tesserato, per giunta sul profilo ufficiale della società, si prende ogni tipo di libertà, diventando erroneamente argomento virale, spostando l’attenzione dalle vere problematiche. Roma chiama Italia, anzi la imita. Discutere del futile (o poco importante) sommergendo l’urgenza. C’è ancora chi aspetta la mensilità di marzo della cassa integrazione? Non ci disturbate, sui social stiamo litigando per i monopattini. Arma di distrazione di massa.

In the box - @augustociardi

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