Gennaio è il nuovo agosto

15/11/2021 alle 14:14.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Un centrocampista centrale e un . Il mercato della Roma d'inverno si veste a maniche corte e ci riporta ai mesi estivi, quando le priorità erano state abbondantemente rilevate. Serviva un mediano che comandasse il gioco e un laterale che facesse respirare Karsdorp. È andata come sappiamo, l'appuntamento è stato soltanto rinviato.

Fra un mese saremo a ridosso della sosta natalizia, Mourinho ha parlato chiaro, la palla passa a Tiago Pinto. Vietato però aspettarsi un mercato da nababbi, fra comunicati legati alla Borsa che indicano quanto i Friedkin iniettino nelle casse societarie e certificazioni dei conti da bilancio, chi ancora pensa che la Roma possa spendere a piacimento nella sessione di compravendita, non ha capito nulla.

Un tempo si parlava di mercato creativo. Possiamo chiamarlo in mille modi, purché apporti le modifiche oggi più necessarie che utili. Dalot o Bereszynski? Lato destro della difesa. Giovane in attesa del volo definitivo il primo, navigato mestierante il secondo. Entrambi nel giro delle rispettive nazionali, entrambi graditi all'allenatore. Karsdorp più uno dei per completare una fascia fino al primo gennaio virtualmente occupata anche da Reynolds. Con tutta la buona volontà, troppo naïf, troppo "americano" per tornare utile alla causa. Undici mesi dopo il suo ingaggio, il periodo da palestra Italia è finito, male. Il calcio non ti aspetta. Se la Roma riuscirà a piazzarlo e lui riuscirà a recuperare terreno, arrivederci. Altrimenti, in bocca al lupo per tutto.

In mediana il nome è sempre lo stesso. Zakaria. Di solito quando si parla tanto, per tanti mesi, di un calciatore, alla fine non arriva. E infatti per lo svizzero stanno diventando ricorrenti le voci sulla , che per assemblaggio ha il peggiore centrocampo fra le big della Serie A. La Roma invece è terribilmente corta, e la roccia del Monchengladbach sarebbe l'ideale. A sei mesi dalla scadenza del contratto, il cartellino non potrebbe costare più di 7 milioni. Ma bisogna fare in fretta, le pretendenti non mancano, e fra le pretendenti con meno affanni c'è chi può ricoprirlo d'oro aspettando luglio, risparmiando sul cartellino. La Roma non può attendere perché l'urgenza è adesso. Se la proprietà potrà anticipare di sei mesi l'esborso di un'operazione "estiva", soddisferà le richieste dell'allenatore che ha bisogno di uno come l'antagonista dell'Italia nella corsa ai Mondiali.

E poi? E poi si guarda alla porta di uscita. Anche in questo caso provando a riallacciare il filo tessuto nei mesi caldi. Eravamo rimasti a Diawara che rifiutava nell'ordine il Wolverhampton e la Turchia. A Villar che negava sui social la possibilità di lasciare Roma. Sarà ancora così? Nonostante il quasi inesistente minutaggio, le proposte per loro non mancherebbero, purtroppo però poco remunerative per la Roma, che dovrà fare buon viso a cattivo gioco finanziario. Gli esuberi devono partire, alleggerire il monte ingaggi e magari rivalutarsi altrove per permettere domani di fare cassa in modo decente. Liberando posti fra panchina e tribuna. Incrociandosi sull'uscio con chi entra per giocare titolare.

In the box - @augustociardi

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