Manco dar fornaro

20/10/2025 alle 11:34.
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LAROMA24.IT (AUGUSTO CIARDI) - Esistesse un manuale illustrato dei modi di dire, sotto la definizione "non segna manco con le mani" ci sarebbe la foto degli attaccanti della Roma. Due numeri nove, soltanto un gol complessivo. E meno male che tre volte è andato a segno Soulé e che il derby è stato vinto grazie alla rete di Pellegrini.

A Gasperini imputano le scelte iniziali di sabato sera. Avrà pure sbagliato alcune mosse, ma c'è già una massa informe di critici che sta comprando chiodi in ferramenta per metterlo in croce. Quando si capirà che le cause di una sterilità imbarazzante sono riconducibili al mercato estivo degli ultimi due anni sarà sempre troppo tardi. Nel mentre, tanto per rinverdire la modalità "ricordati che devi morire", il direttore sportivo prima della sfida all'Inter carica di entusiasmo l'ambiente ribadendo che a gennaio il mercato sarà condizionato dagli accordi di Nyon. Grazie, di nuovo, ma lo abbiamo capito. Tanti e tanti anni fa. Dai tempi di Pallotta se chiedete l'ora ai dirigente della Roma vi risponderanno indicando Nyon sul mappamondo e vi ricorderanno che bisogna fare i conti coi paletti Uefa.

Ogni tanto, si potrebbe anche sorvolare sul tema. Acquisti sbagliati, un anno fa, acquisti mancati, quest'anno. La Roma è vittima anche degli errori dirigenziali. Basterebbe prenderne atto e voltare pagina, pensando a come migliorare una squadra che se continua a stare lassù è grazie a un tecnico che, lo disse chiaramente, per sfamare le ambizioni stagionali è costretto a nutrire la squadra mangiando la carne fino a spolpare l'osso di una rosa colpevolmente monca, dovendo persino fare esperimenti durante i match, anche a costo di esporsi a possibili figuracce. "Gasperini sta a fa' er fenomeno". Certo, come no. Se ci si vuole fidare è bene, altrimenti avanti il prossimo, e ricominciamo l'ennesimo giro, tanto da qualche anno è sempre colpa dell'allenatore, no? Fidiamoci. Ne vale la pena.

Gli attaccanti della Roma sono i primi difensori degli avversari. Gli altri non stanno meglio, numeri alla mano. Non cerchiamo il mezzo gaudio evidenziando il mal comune, ma a tempo perso leggete la classifica marcatori dopo sette giornate di campionato. In testa troverete un ex promessa che di mestiere fa l'esterno, Orsolini, che in età matura ha trovato finalmente continuità. Cinque gol, niente di che. Ma per la Roma attuale, in questo momento, sarebbe il nuovo Batistuta. A quota quattro il talentuoso Paz e l'atipico Pulisic. Manco l'ombra di un centravanti. Quindi, a tre, Lautaro, Bonny, Thuram, Soulé, Cancellieri, De Bruyne e Simeone. Fra i primi dieci marcatori della Serie A, ci sono soltanto quattro attaccanti centrali: Lautaro, Thuram, Bonny e Simeone. Dodici gol in quattro, appartenenti a due squadre, Inter e Torino. Due squadre su venti. Una miseria.

Dicono che siamo la nuova Turchia perché ingaggiamo quarantenni sperando che l'esperienza accenda la luce. Se prendiamo in considerazione l'apporto delle punte in fase realizzativa, somigliamo molto di più al campionato cipriota. Continuiamo a sfogliare il manuale illustrato dei modi di dire..."non segna manco dar fornaro". Anvedi! Le foto di Dovbyk e Ferguson. Ma anche di Vlahovic, David, Gimenez, Kean, Castellanos, Dia. Spoiler: è colpa della pirateria. E di Nyon. Mai di chi gestisce il governo del calcio e i club. Loro godono dell'immunità mediatica.

In the box - @augustociardi75