Olimpico, Tre Fontane, Stadio della Roma: quando lo stadio non è (ancora) dei tifosi

02/12/2016 alle 03:32.
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Certo che neanche nei peggiori incubi una convergenza anti-tifoso romanista come quella di oggi, si poteva immaginare. Tra rinvii, stop e dichiarazioni contraddittorie il tifoso della Roma ormai è sballottato neanche fosse l'ultimo degli ultimi. Una situazione ormai fin troppo evidente, in cui non solo il valore del supporter viene mortificato continuamente, ma di più: si fa di tutto perché quest'ultimo stia lontano da stadi e impianti sportivi.

Si inizia in tarda mattinata con le dichiarazioni del ministro Alfano: "Derby Lazio-Roma banco di prova per la questione delle barriere? Sì, potrebbe rappresentare un segnale per la prefettura e per tutti gli organismi tecnici che devono valutare". Ma quale segnale? Sanno tutti che la maggior parte dei gruppi organizzati della 'Sud' non saranno all'Olimpico per il derby (come per tutte le precedenti gare interne dall'introduzione delle barriere in curva). Quindi la domanda è scontata: serve un derby in cui la maggior parte di una curva non sarà presente per decidere le sorti delle famigerate barriere?

Ma soprattutto garanti dell'ordine pubblico (prefettura e in primis) che non sono in grado di organizzare e gestire l'affluenza per un semplice allenamento a porte aperte al Tre Fontane, come può essere in grado di dire l'ultima parola sul mantenimento o meno delle barriere, sull'inasprimento indiscriminato delle multe e delle pene in zona Olimpico e sui paradossali controlli ai filtraggi dello stadio?

Si dice che il permesso della di Roma sia stato revocato per la rifinitura (non partita, rifinitura... ) innanzitutto per le 'criticità legate all'ordine pubblico' (sigh, che intelligence!). Quindi per le 'attività pre-referendum' (indetto 'solo' più di due mesi fa, quindi ovviamnete poco tempo per organizzarsi..). E infine, il 'rischio di paralisi del quadrante' (di sabato, in una zona scarsamente abitata? Forse, e dico forse, Roma ha momenti e zone maggiormente da 'bollino rosso'). Ma tant'è: il tifoso se ne farà una ragione. E se non se la farà, pazienza.

Si conclude la sfavillante giornata con il rinvio dell'incontro tra proponenti '' e il Comune. Dal Campidoglio si affrettano di far sapere che al prossimo incontro sarà presente anche la sindaca Raggi (meglio tardi che mai..). Motivo del posticipo? Ma ovvio: le attività legate al prossimo referendum. Ma certo. Un appuntamento concertato la settimana scorsa, viene disatteso per questioni inerenti al referendum decretato più di due mesi fa. Ma intanto non c'è problema: il tifoso romanista avrà tempo per godersi la propria casa. Non c'è fretta. Ci mancherebbe. Fate con comodo.

SG

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