Bologna, Sabatini: «La Roma senza Totti e De Rossi è possibile, ma senza presidente è imperdonabile»

18/07/2019 alle 15:01.
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GASPORT - A pochi giorni dall'annuncio choc di Sinisa Mihajlovic dove ha confessato di essere malato di leucemia, , il direttore sportivo del , ha espresso un suo pensiero a riguardo nell'intervista rilasciata al quotidiano sportivo oggi in edicola. «Cosa avrei voglia di fare dopo quella notizia tragica? Sinisa lo sa: la cosa che mi lascia, per ora, un rammarico è che avrei voluto con Sinisa sfidare il mondo da subito, in maniera irriverente. Ora serve tempo, dobbiamo frenare solo un po’. Lui ce la farà. Sì, resilienza è la parola-chiave. Un football club. Con quella il si è tirato fuori trionfalmente in 4 mesi. E c’è tanto Sinisa là. E in tutto ciò che è oggi e servirà per il domani. C’è coesione, sensibilità, familiarità - le parole del dirigente rossoblù - Ho avuto a che fare spesso anch’io con la resilienza. E mai ho fatto patti col Diavolo. Solo con me stesso, e forse perché io stesso sono il Diavolo. Sono stato a contatto con l’aldilà: come dicevano i medici sono stato morto due volte in quei 40 giorni di coma. Ero a contatto con una realtà sovrannaturale. Ma l’ho contestata. Mi facevo sentire. Negoziavo anche con Dio. Con educazione ma anche con furore. Mi sentivo pronto per il Paradiso. Non mi ha dato le chiavi».

Poi non ha potuto fare a meno di soffermarsi anche sulla Roma: «La Roma senza e ? È come se a Roma togliessero il centro storico. Guardi: arrivo a dire che senza loro è anche una Roma possibile, i giocatori passano. Ma la Roma senza presidente è imperdonabile».

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