Lega-calciatori, scontro totale sugli stipendi

07/04/2020 alle 15:31.
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IL TEMPO (F. CICCIARELLI) - La trattativa tra calciatori e club per il taglio degli ingaggi arriva al muro contro muro. Non basta la ritrovata unità della Lega Serie A che intorno al tema salariale si riscopre compatta, perché la proposta sottoposta insieme alla Lega B all'Assocalciatori viene bollata come "vergognosa e irricevibile". L'assemblea di Lega - esclusa, visto che ha già raggiunto l'accordo con i propri giocatori - ha trovato la convergenza su una soluzione che prevede la decurtazione per calciatori, allenatori e tesserati di un terzo dello stipendio lordo (quattro mesi) in caso di mancata ripresa del campionato e di un sesto se la stagione venisse completata, rimandando ai club la definizione degli accordi con i tesserati. Una delibera che fa infuriare l'Assocalciatori. "Voler riversare sui calciatori - replica in un duro comunicato - l'eventuale danno economico fa riflettere sulla credibilità imprenditoriale di chi dovrebbe traghettare il sistema calcio in questo momento di difficoltà"In serata il presidente dell'Aic Tommasi rincara la dose: "Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando a tu per tu con i giocatori i club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante. Mettere in cattiva luce i giocatori, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi, mi pare una follia".  Intanto in caso di ripresa del campionato - la Fifa lavora su estensione a tempo indeterminato della stagione 2019/20 - si potrebbe dover rinunciare alla Var per motivi precauzionali. "In alcuni casi si usano ambienti angusti - spiega il presidente dell'Aia Nicchi dove l'arbitro Var lavora con gli operatori in due metri quadri".

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