Lo strappo di Mou

11/11/2022 alle 07:59.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) -  Fa parte del pacchetto. Chi si affida a Mourinho ne sfrutta le virtù e deve sopportare i suoi eccessi. Non c’è nulla di inedito in quanto accaduto dopo il pareggio della Roma a ReggioEmilia, con il tecnico che ha accusato di «tradimento» Karsdorp (senza mai nominarlo pubblicamente) e lo ha invitato a cercarsi un’altra squadra a gennaio. Quello che succederà dopo le parole di fuoco di Mou lo capiremo oggi, con la ripresa degli allenamenti a Trigoria e un confronto necessario tra il giocatore e Tiago Pinto, che ha lo scomodo ruolo del mediatore. Perché è vero che Friedkin ha delegato all’allenatore la gestione dello spogliatoio, ma la società deve difendere il suo patrimonio che comprende anche Karsdorp, legato al club da un contratto fino al 2025. Il terzino è rimasto sorpreso dalle accuse del tecnico e il suo procuratore fa capire che non tira aria di pace.«Vogliamo una spiegazione - dice Johan Henkes all’agenzia H2 - sulle parole del tecnico e sul modo in cui le ha dette. Siamo stupiti anche dal fatto che tutti puntino su Rick, senza che Mourinho o la Roma ne citino il nome. Non si può trattare così un calciatore che gioca nel club da cinque anni». «Le parole di Mourinho-il commento dell’ex ds giallorosso a Sky-sono di una gravità inaudita, taglia fuori un giocatore che adesso deve andarsene per forza». Intanto va capito se oggi finirà fuori rosa o se si ci siano i margini per ricucire subito lo strappo. In realtà Karsdorp è solo l’ultimo nome di una lunga lista di calciatori all’angolo da Mourinho in carriera. Dalle stoccate riservate al giovane ribelle Balotelli all’, passando per i contrasti al con Casillas, Ramos Pepe e Cristiano Ronaldo, fino a tre stelle del Chelsea - Lukaku, De Bruyne e Hazard-messe alla porta in tempi diversi dal tecnico. E poi Pogba e Mkhitaryan allo United. Alla Roma l’anno scorso se la prese con i giocatori dopo la figuraccia di Bodo e ne fecero le spese Mayoral, Villar, Reynolds, Diawara e Kumbulla. Solo quest’ultimo,col cartellino messo a bilancio per quasi 30 milioni, è rientrato in gruppo, ma tra infortuni e scelte continua a non giocare quasi mai. Mourinho è uno che decide sempre di «strappare» nei momenti negativi, è il suo metodo per ottenerere azioni,ma finisce spesso per lasciare«vittime» sulla strada. La crocifissione pubblica di Karsdorp ha fatto il giro del mondo e segue altri sfoghi recenti. Mourinho ha criticato la discontinuità di Abraham e ha fatto capire che il rientro di Dybala col Torino dipende più dal ct Scaloni che da lui. Inoltre ha accusato i giocatori di essersi accontentati dopo la vittoria della Conference. Adessola Roma puòsolo sperare che il gruppo non si sfaldi e continui a seguire la linea del leader. La gran parte dei tifosi - un po’meno di prima-è schierata a prescindere dalla parte di Mou. E domenica, nonostante la squadra sia scivolata al settimo posto dopo la vittoria della , l’Olimpico sarà soldout per la sedicesima volta consecutiva col Torino. Poi inizierà una lunga sosta piena di riflessioni.

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