Brividi finali

15/05/2025 alle 07:38.
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IL TEMPO (L. PES) - Una volata così non si vedeva da anni. Tra cadute a sorpresa, accelerazioni improvvise e colpi di scena di settimana in settimana. La Champions League aspetta ancora una squadra italiana, e la lotta resterà serrata, molto probabilmente, fino all'ultimo minuto del campionato. Una poltrona per sei, verrebbe da dire, anche se in palio ci sono anche i posti per Europa e Conference League, comunque importanti e ambiti per restare nel giro delle coppe continentali. Lazio e Roma sperano, ma il destino non è più nelle loro mani. O meglio, almeno in quelle della Roma che a Bergamo ha sprecato la possibili-tà di una mini fuga al quarto posto a centottanta minuti dalla fine del campionato. La caduta della squadra di Ranieri dopo diciannove risultati utili consecutivi e cinque mesi di imbattibilità ha riconsegnato alla Juve le chiavi della Champions. Ma in questa corsa a nessuno sono concessi errori. I bianconeri condividono la quarta piazza a 64 punti con la Lazio, ma hanno gli scontri diretti favorevoli e tengono i biancocelesti al quinto posto con la Roma sesta a distanza di un punto. Tudor ha il calendario migliore: Udinese in casa (che ha staccato la spina da un po', basti vedere l'ultima sconfitta interna contro il Monza già retrocesso) e Venezia in trasferta. I lagunari potrebbero arrivare già salvi alla sfida contro la Signora, anche se servirebbe le sconfitte di almeno una tra Empoli e Lecce. Come per lo scudetto, anche per la salvezza ci sarebbe lo spareggio in caso di arrivo a pari punti. L'ultima di campionato per la Juventus, quindi, sarà molto probabilmente una partita vera ma di certo gli incroci favoriscono i bianconeri rispetto alle squadre della Capitale che già in questo weekend rischiano di staccarsi. La Lazio affronterà l'Inter a San Siro in un match tornato vitale dopo il pari del Genoa al Maradona col Napoli. Inzaghi, che dopo lo 0-6 di dicembre all'Olimpico ha visto raffreddarsi i rapporti con la sua ex squadra, non potrà lasciare nulla al caso sperando che il Parma possa fermare ancora Conte. Per l'ultima in casa, invece, i ragazzi di Baroni ospiteranno il Lecce che a meno di clamorosi colpi di scena (sconfitta contro il Toro in casa e vittoria del Venezia) sarà ancora in corsa per salvarsi. Due partite vere nelle quali potrebbero non bastare neanche i sei punti, se la Juve fa en plein. Non va meglio alla Roma, che alla fine potrebbe ingaggiare proprio con i «cugini» il duello per arrivare almeno all'Europa League. All'Olimpico domenica arriva il Milan, ancora con una flebile speranza Champions ma soprattutto imprevedibile in queste ultime gare di campionato. Tante rimonte e la consapevolezza di non avere nulla da perdere e di poter puntare sulla qualità dei singoli. Sarà l'ultima in casa da allenatore per Ranieri che riceverà l'omaggio del suo pubblico in una serata comunque particolare. I giallorossi chiuderanno a Torino contro i granata ormai senza obiettivi stagionali. Più indietro Bologna, Fiorentina e proprio Milan che spe-rano in miracoli e cadute di massa ma difficilmente (c'è lo scontro diretto tra viola e rossoblù domenica) possono ambire al quarto posto. Dopo quasi quindici anni domenica saranno nove le gare in contemporanea in Serie A e per l'ultima giornata, qualo-ra dovesse essere ancora aperta la lotta Scudetto, le gare di Napoli e Inter sarebbero anticipate al giovedì e si porterebbero dietro anche corsa salvezza ed Europa, sempre che il Cagliari (ultimo avversario di Conte) non si salvi domenica. Insomma, una bagarre senza esclusione di colpi dove tutte sperano e nessu-na è certa del proprio destino, indipendentemente dal percorso. Centottanta minuti di pura follia e continui calcoli. Ma forse, in fondo, è più divertente così.