
Non è chiedere la luna, men che mai alle 12.30. È semplicemente pensare e sperare di andare a una festa senza ansia, preoccupazioni, rumori strani nelle orecchie che non siano gli inni e i cori di Lazio e Roma. E che negli occhi resti solo il calcio, lo sport, la festa appunto. Che non ci si avvii al solito [...] lunedì di bilanci, di conti, di arresti e di denunce. Se uno slogan, uno solo, bastasse, potrebbe essere questo: fateci divertire. Anzi no: fateci "solo" divertire. In campo, sugli spalti, prima e dopo con gli sfottò. E fine, niente tensioni.
[...] La speranza è di godersela. Non sporchiamola. Perché è inutile far finta di nulla, si arriva a questo 21 settembre con un buon carico di tensioni. S'è capito anche dal botta e risposta che c'è stato in settimana tra Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda del comune di Roma, e Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, sull'orario di inizio di questa partita. Si gioca alle 12.30 perché il 13 aprile scorso Ponte Milvio divenne teatro di un accerchiamento delle forze dell'ordine: da una parte i violenti con la sciarpa biancoceleste, dall'altra quelli in giallorosso. [...] Sta di fatto che già allora fu deciso che la volta successiva si sarebbe giocato di giorno per evitare che le tenebre favorissero i delinquenti.
«Scendere in campo alle 12.30 è una sconfitta del calcio e delle istituzioni — ha detto il tecnico della Lazio Maurizio Sarri - se per mantenere l'ordine pubblico si prendono queste decisioni, vuol dire che ci sono delle difficoltà». È che queste «difficoltà» non dovrebbero proprio aver ragione di esistere. Che l'unica fantasia intorno alla quale discutere dovrebbe essere quella dei giocatori. Questo Lazio-Roma non vale uno scudetto, oggi neppure un posto in Champions League. Sarri e Gasperini hanno problemi vari da affrontare e in generale per le mani non hanno organici di altissimo livello. Non ci sono, né da una parte né dall'altra, giocatori ufficialmente riconosciuti come campioni.
E l'avvio di stagione delle due squadre - più quello della Lazio che della Roma - in verità, è lontano dall'essere definito ottimale. È un derby di tensione anche sportiva, allora, non ci sono solo le preoccupazioni legate all'ordine pubblico. Se il divertimento va invocato, e probabilmente giusto chiederlo ai calciatori di maggiore fantasia. [...] Gasperini non può non affidarsi a Soulé, in crescita esponenziale, uomo dell'oggi e del domani, in grado di far gol e dribblare, di decidere e inventare una giocata. Anche nelle grandi partite. E Lazio-Roma resta tale. Lo sarà sempre per questa città, al netto delle reali posizioni di classifica. Del resto, è così dal 1929, anno del primo derby. Della prima festa. E guai a rovinarla con immagini che non siano quelle delle bandiere.
(corsera)