Di Biagio: "Inaccettabile quello che sta subendo Pellegrini, tutti hanno la memoria corta. Cristante? Non toccatemelo"

18/09/2025 alle 10:17.
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CORSERA - Luigi Di Biagio, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sulla situazione vissuta da Lorenzo Pellegrini. Ecco le sue dichiarazioni: «Mi faccia dire una cosa, prima di tutto: quello che sta subendo Pellegrini e inaccettabile. Qui un po' tutti hanno la memoria corta: parliamo di un calciatore che con la Roma ha segnato 55 gol. Mica uno. E invece niente. Lorenzo ha alzato una coppa con la Roma, eh. Ce lo ricordiamo? E allora come funziona? Quella coppa l'ha vinta solo Mourinho, poi però quando si perdono le partita è colpa di Pellegrini. Non è giusto».

Chiarissimo. E sì che l'avevamo chiamata per parlare del centrocampo della Roma.
«Come lo vedo? Che vicino a Cristante e Koné ci starebbe benissimo Pellegrini. Non mi riferisco solo al derby, parlo proprio in assoluto. Perché aggiungerebbe caratteristiche che gli altri due non hanno».

Koné?
«Segna poco? Sì, certo. [...] Il francese è un centrocampista dalle potenzialità enormi, fisicamente imponente. Buon per la Roma e per Gasperini che ce l'ha in organico. E aggiungo: bene per i giallorossi che non sia stato ceduto in estate, l'Inter aveva visto giusto con lui». [...]

Cristante, come ogni anno, è sempre titolare.
«E un motivo ci sarà o no? Se la Roma ha cambiato mille allenatori e tutti alla fine scelgono Cristante, cosa vuol dire? Che il ragazzo ha un valore che non tutti riescono a capire. [...] Non toccatemi Cristante: è stato un mio ragazzo, divento pazzo quando accade».

Qual è il suo derby? Quello a cui è più affezionato?
«Per la verità, uno che non ho giocato. Ero squalificato: era l'11 aprile 1999, soffrivamo da un po' i derby, vincemmo 3-1. Fu la partita in cui Totti segnò e mostrò la maglietta "Vi ho purgato ancoга"».

Dove può arrivare la Roma di Gasperini?
«Deve quantomeno lottare per il quarto posto, esserci fino alla fine. Vedo un campionato molto aperto, lassù».