
Sulla Promenade des Anglais si respira aria di casa. E non solo perché il confine con l'Italia dista appena una trentina di chilometri. A Nizza, infatti, riparte l'avventura europea giallorossa che da sette anni vede la Roma guardare alla Champions come da bambini - con il naso attaccato alla vetrina di un negozio di giocattoli in tempi natalizi - facevamo con il Gol-rake o il Jeeg robot di turno. (...) Prima e dopo, però, il torneo che per la Roma prende il via questa sera alle 21, resta un obiettivo. Sfumato dopo la terribile semifinale d'andata a Manchester persa 6-2 con Fonseca, sfiorato e scippato dai mancati fischi dell'arbitro Taylor a Budapest con Mourinho, sognato nella rimonta di Leverkusen con De Rossi, svanito nell'erroraccio di Hummels un anno fa a Bilbao con Ranieri: ora tocca a Gasperini provarci. Lui che questa coppa, sfiorata negli anni '90 anche con Bianchi in panchina e Giannini più Voller in campo, l'ha vinta con l'Atalanta a Dublino, nel 2024, annichilendo proprio il Leverkusen di Xabi Alonso che aveva fermato Paredes e compagni a 8 minuti da una rimonta storica. Cinque semifinali nelle ultime 8 stagioni (tra cui una in Champions con il vituperato Di Francesco) regalano la dimensione europea sua Roma che non a caso anche in questa edizione è testa di serie nella competizione. (...) Vittoria che aspetta-no i tifosi ma che auspicano so-prattutto i Friedkin per gli introiti che ne deriverebbero. Potenzialmente, tra singole vittorie, passaggi del turno, incassi del botteghino e il parametro value, alzare la coppa può portare nelle casse giallorosse 40 milioni: manna dal cielo in previsione di un bilancio a giugno che, come ricordato dal senior advisor Banieri a più riprese, per far quadrare i conti rischia di veder partire almeno 1/2 big. (...)
(Il Messaggero)