
IL TEMPO (GAB. TUR) - Vittoria sul campo, spettacolo sugli spalti. La Roma ripaga l'amore della sua gente conquistando il derby con il gol di Lorenzo Pellegrini. Un popolo che anche ieri si è reso protagonista di una splendida scenografia, seguita da cori e striscioni per tutti i novanta minuti.
«Lupus Dentibus Petit» il messaggio della Curva Sud formato dai cartoncini gialli e rossi, su sfondo bianco, accompagnato dal lupo. Tradotto «il lupo attacca con i denti». Un richiamo alle «Satire» del poeta romano Orazio. E, poi, lo striscione «Coraggio lupetto attacca di più... distruggili tu!», un passaggio della canzone «Roma Gol» di Pato Moure.
Non sono mancati, come in ogni derby, i classici sfottò nel confronti dei tifosi laziali. «Biancoblu, biancocelesti, biancoazzurri! Che confusione... vuoi un consiglio sul pantone?»,
«Laziale "social...mente" inutile», «Sei tu quello che la vive male, tutta la vita a dove' spiega' perché sei laziale».
A pochi istanti dal fischio d'inizio, invece, una piccola scenografia che raffiigurava il gol del pareggio di Soulé nel derby di aprile, Guendouzi disperato con le mani nei capelli e Dybala in versione «street artist» con una bomboletta spray in mano.
Al fischio finale, l'esplosione di gioia tra i fumogeni giallorossi. La Roma sotto la Curva Sud per raccogliere l'abbraccio della sua gente. Il capopopolo Mancini ad avviare la festa, sventolando la bandiera con scritto «Roma».