
Non segnano gli attaccanti? Tranquilli ci pensano i difensori. Anche a Nizza, nel debutto europeo della Roma macchiato dagli incidenti che hanno accompagnato la vigilia e l'imminente pre-match, il nuovo marchio di fabbrica di Gasperini fa centro. Finisce 2-1, dopo il solito primo tempo sonnolento e apatico, con due reti nel giro di 3' della ripresa di Ndicka e Mancini e con un reparto difensivo che poi fa il resto, chiudendo ogni varco ai tentativi di rimonta francese, patendo solo nel finale dopo un'ingenuità di Pisilli che regala un rigore discutibile (il fallo sembra iniziare fuori area), poi trasformato da Moffi. La partita però la cambia l'ingresso di Pellegrini che in 7' tra due conclusioni di testa, un bel filtrante per Dovbyk e l'assist per Ndicka, mette un altro mattoncino in quella che deve essere una bella rinascita sportiva, non una rivincita.
La Roma parte come ormai ha abituato: pressing asfissiante e marcatura uomo su uomo a tutto campo. Il Nizza apporta invece una piccola modifica all'assetto abituale: Haise lascia fuori per motivi disciplinari Moffi e Claus optando per un uomo in più in mediana, lasciando così Boga vicino a Kevin Carlos [...]. Ne esce fuori un primo tempo abbastanza bloccato con un paio di tiri dal limite di Mendy e Koné che non preoccupano i rispettivi portieri. Il discorso sui giallorossi è il solito: occupano il campo in modo perfetto, sono aggressivi quando serve ma non riescono quasi mai a rendersi pericolosi. E che giochi Dovbyk e non Ferguson cambia poco. Anzi, Artem prova addirittura ad andare via con il destro un paio di volte, ma al di là della sua staticità, il problema è più sugli esterni.
[...] Il Nizza aspetta, conscio dei propri limiti. Quella francese è una squadra modesta ma ordinata che prova a sfruttare le ripartenze dell'ottimo Boudaoui (un Koné in miniatura) e le accelerazioni di Boga [...]. Dopo un gol annullato a Mancini (su cross di un buon Tsimikas) per fuorigioco [...], ricevono il giallo anche Ndicka e El Aynaoui, il che limita nella parte finale del primo tempo la pressione giallorossa. Serve qualcosa di diverso: il tecnico lo cerca in Pellegrini che nell'occasione ritrova anche la fascia di capitano. Dentro Lorenzo, fuori l'inesistente El Shaarawy e Roma che però resta a sorpresa 3-4-2-1 e non cambia come si poteva immaginare in 3-4-1-2. Dopo una chiusura fenomenale di Ndicka sul solito Boudaoui, è proprio Pellegrini a dare segnali di vita sfiorando due volte il vantaggio con altrettanti colpi di testa. Si vede subito che è un'altra Roma.
Merito di Lorenzo che ha alzato il baricentro della squadra. E proprio da un suo corner Ndicka segna I'1-0 saltando indisturbato e non lasciando scampo a Diouf. Nemmeno il tempo di riassestarsi che i giallorossi, dando seguito alla volontà espressa dall'allenatore alla vigilia («Non voglio una squadra che si accontenta ma che continui a giocare anche in vantaggio») sferrano il colpo del ko. Azione di matrice gasperiniana: centrale di metà campo (El Aynaoui) che apre per l'esterno (Tsimikas) che arriva in corsa e cross chiuso da Mancini, bravo a sganciarsi e a rubare il tempo alla difesa francese. I conti rischiano di riaprirsi [...] soltanto per un'ingenuità di Pisilli che atterra Mendy. La Roma protesta perché il fallo sembra iniziato fuori area ma l'arbitro spagnolo Fernandez è irremovibile: dal dischetto il redivivo e perdonato Moffi spiazza Svilar. La Roma trema, rischia, più per delle mischie furibonde che per reali occasioni ma alla fine protegge il 2-1 che le regala il primo sorriso europeo.
(Il Messaggero)