Con i procuratori potete rimetterci l'orologio. Puntuali come un treno giapponese, nell'ombra diventano i protagonisti durante le soste per le nazionali. Telefonano, suggeriscono, garantiscono, informano, propongono i loro assistiti che sono i più bravi, belli e intelligenti che ci siano. (...) Prendiamo la Roma. In attesa della ripresa del campionato da imprevista capolista, negli ultimi giorni sono proliferate le notizie a proposito degli attaccanti che dovranno arrivare a gennaio per dare nuova linfa a un reparto offensivo che fin qui tutto è stato meno che una garanzia dei giocatori in scadenza di contratto, dei possibili partenti da Trigoria. Così Zirkzee sta già cercando casa vicino al Colosseo, Franculino sta chiudendo le valigie, Frendrup ha già detto sì, Dybala e Pellegrini stanno esaminando le proposte di rinnovo che al momento non ci sono ma chissenefrega, Mancini e Cristante sono pronti a dire sì a vita al giallorosso, Celik sta scegliendo la penna con cui firmare il suo nuovo contratto, Pisilli e Baldanzi sono pronti a trasferirsi pur di avere una maggiore continuità di utilizzo. Il tutto dimenticando un paio di fattori: quanti soldi servono e, di conseguenza, quei paletti del fair play finanziario che limitano il raggio operativo di una Roma che con i conti non è un inno all'opulenza, anzi è il contrario. Sarà il caso che un po' tutti, se non altro per one-stà, si rendano conto della situazio-ne economica della Roma. (...) Tutto il resto è prendere in giro i tifosi. E questa sarebbe una colpa imperdonabile.
(La Repubblica)




