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Cannavaro: "Gasperini è il papà di una generazione di allenatori, siamo tutti suoi figli. Sta facendo girare benissimo la Roma"

16/12/2025 alle 11:54.
fabio-cannavaro

Fabio Cannavaro, Campione del Mondo nel 2006 e attuale commissario tecnico dell'Uzbekistan, ha rilasciato alcune dichiarazioni e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sulla Roma di Gian Piero Gasperini.

Chi vincerà le scudetto?
«Per me il Napoli. Ma l'Inter è la più forte, un filino davanti a Conte, e il Milan ha Allegri, una volpe di rara intelligenza, e non ha gli impegni di Coppe. A seguire, la Rorna; un passo indietro ci sta la Juventus».

Da quale allenatore di queste squadre si farebbe allenare se ancora giocasse?
«Ognuno ha proprie caratteristiche, quindi sceglierei tutti. Allegri è strategia pura, anche nella comunicazione. Chivu una sorpresa per altri mica per me: sta nel calcio da quando aveva cinque anni, mica ha fatto il salumiere in precedenza, e stupirsi di lui è un affronto che si fa alla sua carriera. Gasperini è il papà di una generazione, siamo tutti figli suoi - come lo siamo stati di Sarri - ed ha provveduto a cambiare il nostro calcio. E Conte un martello che sa come si trionfa. Spalletti mi fa impazzire».

Memoria di una carriera: stava andando alla Roma...
«Quando presero Capello Sensi voleva me, Thuram e Buffon, poi si fece due conti e lasciò perdere. Giocare con Totti sarebbe stato fantastico, anche se lui e Del Piero vanno sui social a prendermi in giro sul pallone d'oro che io ho vinto e loro no…».

(gasport)


Fabio Cannavaro ha rilasciato ulteriori dichiarazioni, soffermandosi sui principi di gioco di Gian Piero Gasperini e sul lavoro svolto alla Roma. Ecco le sue parole.

La Serie A le piace?
«Per me è il più campionato interessante perché capisci un sacco di cose».

Tipo?
«A volte si esaspera nella tattica, si cerca la soluzione uomo a uomo a tutto campo, siamo passati dal gioco di Sarri a quello di Gasperini. Siamo tutti figli suoi adesso. Io ricordo che da ragazzino quando marcavo mi dicevano che dovevo seguire la punta anche in bagno. Poi ci sono anche tante cose negative, come il fatto che vediamo pochi giovani e pochi italiani a discapito della Nazionale».

Perché la piace così tanto la filosofia di Gasperini?
«Basta guardare la classifica di Serie A e c'è già la risposta: sta facendo girare benissimo la Roma. È un tecnico esigente e a Roma l'ultimo esigente è stato Capello...».

(corsport - tuttosport)


Successivamente si è soffermato sul rendimento della Roma e inoltre ha fatto un tuffo nel passato ricordando le voci riguardanti un possibile trasferimento nel club giallorosso ai tempi di Fabio Capello.

Dove può arrivare la Roma?
«È una squadra forte, ha buoni giocatori con un allenatore bravo che conosce il campionato. Non ha l'attaccante vero e comunque è lì e lotta. Gasperini è un allenatore esigente con i calciatori. In una piazza come Roma, l'ultimo esigente è stato Capello».

Le è dispiaciuto non andare a Roma con Totti?
«Ci penso spesso, quella squadra era bella. Sensi aveva già fatto i conti e non poteva prendere me, Buffon e Thuram».

Un rimpianto da calciatore?
«Non essere andato alla Roma con Totti».

(Il Messaggero - corsera)


Infine Fabio Cannavaro ha parlato di Eldor Shomurodov, ex attaccante della Roma e capitano dell'Uzbekistan. Ecco le sue parole.

Che avventura è l'Uzbekistan?
«Affascinante. Affronteremo il Mondiale per la prima volta e parlo ogni settimana con i miei giocatori. Shomurodov ha qualità: ha giocato alla Roma, ora è in Turchia.
Vivremo un'esperienza, il nostro vero obiettivo è la Coppa d'Asia nel 2027. In Italia mi ero stancato di aspettare una chiamata. Mi sento allenatore, voglio dimostrarlo».

(La Repubblica)