L'Inter di Gasperini

15/09/2011 alle 18:58.

LAROMA24.IT - Inter-Roma degli ultimi anni è spesso stato il confronto più atteso, lo scontro al vertice del nostro campionato che ha deciso scudetti e Coppe Italia. Inter-Roma di sabato sera sarà una sfida nuova, decisiva si, ma per motivi ben diversi.

 

Decisiva per la Roma, reduce da un inizio di stagione deludente con l’eliminazione dall’Europa League ad opera dello Slovan Bratislava e la sconfitta al debutto in campionato contro il Cagliari. Decisiva per l’Inter, proveniente anch’essa da un esordio decisamente sottotono: prima la sconfitta in Supercoppa nel derby contro il Milan in agosto, poi il brutto esordio a Palermo di domenica scorsa, infine la sconfitta in ad opera dei turchi del Trabzonspor. Due squadre ridimensionate e rinnovate rispetto alla scorsa stagione, entrambe in cerca di un’identità ma soprattutto di risultati.

Sono 94 i precedenti a San Siro tra le due squadre. 54 le vittorie dell’Inter, 14 quelle dei giallorossi e 26 i pareggi. 179 i gol realizzati dalla squadra di casa, 92 dalla Roma.

L'ALLENATORE - Una telenovela quella che ha portato Giampiero Gasperini sulla panchina nerazzurra a giugno, dopo l’improvviso addio di Leonardo. Inarrivabile Villas Boas, occupati tra gli altri Bielsa, Spalletti e Capello, il Presidente Massimo Moratti ha optato per il tecnico piemontese ex . Dopo tre allenatori stranieri, sulla panchina dell’Inter arriva un italiano con il pallino del 3-4-3, che non avrà il carisma di Mourinho, l’aria da professore di Benitez, il glamour di Leonardo, ma è un allenatore di sostanza, che ha portato il prima in Serie A, al termine della stagione 2006/2007, e poi in Europa nel 2008/2009. Spetta a lui il compito di guidare la corazzata nerazzurra verso nuove vittorie, ma il ‘Gasp’ non ha in campo internazionale l’esperienza dei suoi predecessori né a quanto pare è accompagnato dalla piena fiducia del club e dei tifosi. Il suo modulo prediletto come detto è il 3-4-3. Lo stesso Josè Mourinho lo elogiò quando il suo fermò l’Inter sullo 0-0: "Gasperini è l'allenatore che mi ha messo più in difficoltà. Io cambiavo, lui si adattava. Quello è stato uno 0-0 molto spettacolare per chi ama il calcio", le parole del tenico portoghese. In questo sfortunato avvio di stagione, gli si rimprovera di non avere adeguato le proprie idee tattiche al sistema di gioco dei successi di Mourinho, di aver insistito sulle esclusioni illustri di Sneijder e Pazzini e soprattutto l’utilizzo della difesa a tre, con cui la squadra, specie a Palermo, si è ritrovata tatticamente smarrita. Tant’è che dopo la sconfitta in terra siciliana, Massimo Moratti ha auspicato un cambio di modulo, al quale anche il tecnico sembrerebbe orientato in vista delle prossime gare: “Bisognerà apportare dei cambiamenti”, ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia del debutto il contro i turchi del Trabzonspor. E chissà se già sabato sera vedremo in campo un’Inter più simile, almeno nel modulo, a quella che ha dominato negli anni passati.

 LA SQUADRA - Dopo la sbornia del 2010, anno dei trionfi in campionato,   e Coppa Italia, e dopo l’ultima stagione, con la conquista della Supercoppa, il Mondiale per club e la Coppa Italia, i nerazzurri sono oggi una squadra in cerca di continuità e di nuove vittorie. Se ci si concentra troppo sul tanto discusso modulo adottato da Gasperini, si trascura il dato innegabile del ridimensionamento dell’Inter uscita dal mercato estivo. Una campagna acquisti non entusiasmante, caratterizzata soprattutto dalla cessione di Eto’o, vantaggiosa soltanto sotto il profilo economico, e dagli arrivi a fine mercato di Diego Forlan (che però potrà giocare solo in campionato fino a gennaio) e di Zarate, che non potrà mai valere il camerunense. Inoltre, gli altri nuovi acquisti (Alvarez, Johnatan, Poli)  sono ancora delle scommesse, i veterani, Zanetti, Julio Cesar, , Lucio, Samuel, non potranno garantire sempre la stessa continuità, e gli infortuni (Cordoba, Chivu, Thiago Motta, Poli e lo stesso ) non aiutano Gasperini a plasmare una squadra competitiva come quella degli anni passati. Altra grana da risolvere è il ruolo di Wesley Sneijder. In estate il trequartista sembrava sul punto di partire, direzione Manchester (sia lo United che il avevano dimostrato più che un semplice interesse). Alla fine è rimasto, per la gioia dei tifosi nerazzurri, ma con questo tipo di modulo l’olandese rischia di restare spesso fuori o di giocare fuori ruolo, come è avvenuto domenica sera.

GLI EX – Tra Roma e la Milano nerazzurra si sono incrociati negli ultimi anni diversi giocatori. Sabato in campo ci saranno certamente Walter Samuel, uno degli storici dello scudetto romanista del 2001, passato all’Inter ormai sette anni fa e Nicolas Burdisso, che per cinque stagioni ha vestito nerazzurro. Gli altri ex sono Christian Chivu, in forza ai giallorossi dal 2004 al 2007 e David Pizarro, che dopo una sola stagione da comparsa nel club di Moratti, è diventato uno dei punti cardine della Roma.  

 

Maria Piera Carchedi