LAROMA24.IT (Marco Iannelli) - Domenica la Capitale si sarebbe dovuta fermare: alle ore 15 lo stadio Olimpico sarà infatti il teatro del Derby tra Lazio e Roma. Un teatro vuoto però, ben diverso da quel luogo che anni fa dava vita a uno spettacolo tanto dentro quanto, e a volte soprattutto, fuori dal campo, sugli spalti. Quelle partite sono un ricordo, negli occhi degli spettatori, oggi, c’è la corsa di Perotti dopo il gol nell’ultima stracittadina: una corsa terminata non sotto la Curva Sud, ma sotto i Distinti, perché la zona dei tifosi più caldi era completamente vuota. La protesta dei romanisti contro le barriere (e non solo) andrà avanti anche domenica pomeriggio con la Sud che ospiterà qualche unità, di certo non si registrerà il sold out che un Derby come quello di Roma meriterebbe. La Nord invece no, la Curva laziale dovrebbe entrare e ripopolare il settore in un match contro la Roma.
DERBY CHAMPIONS - Peccato che la cornice non sarà quella che una partita così richiederebbe: la Roma infatti ha approfittato del passo falso della Juve a Genova e, non senza difficoltà, ha battuto il Pescara 3 a 2 riportandosi a -4 dalla capolista. La Lazio invece è una delle sorprese di questo campionato: in pochi, dopo la turbolenta estate del “no” improvviso di Bielsa, avrebbero scommesso su Inzaghi. L’allenatore laziale sino ad ora è riuscito a superare le aspettative riuscendo a convincere i giocatori della bontà del suo lavoro e i risultati stanno lì, ad indicare che la strada è quella giusta: 4° posto in classifica, 28 punti (uno meno della Roma), i biancocelesti non perdono dal 20 settembre contro il Milan (2-0). Da quel giorno sono poi arrivate 6 vittorie e 3 pareggi. In attacco può contare sulla vena realizzativa di Immobile (9 reti, 3 in meno dai leader della classifica marcatori Dzeko e Icardi), ben supportato dal duo Felipe Anderson-Keita. Inzaghi, nonostante abbia dovuto fare a meno a lungo di De Vrij, è riuscito inoltre a trovare la quadra difensiva e i soli 14 gol subiti (seconda difesa del campionato insieme all’Atalanta) stanno lì a dimostrarlo.
TORNA DE VRIJ? - La Lazio è una squadra che può giocare indifferentemente col 3-5-2 o col 4-3-3. Per la partita di domenica molto dipenderà dalle condizioni di De Vrij: il centrale olandese, dopo i problemi fisici, sono giorni che è tornato ad allenarsi in gruppo e, se dovesse dare le giuste garanzie a Inzaghi, è plausibile che il tecnico torni alla difesa a 3, anche perché contro le grandi, Juventus e Napoli, la Lazio è stata schierata in campo con quel modulo. A quel punto l’olandese giocherebbe in mezzo alla linea, con ai lati Wallace e Radu. Felipe Anderson sarebbe schierato da quinto a destra (con libertà di spinta), Lulic a sinistra, e il trio Parolo-Biglia-Milinkovic a formare la diga in mezzo. Davanti l’affiatata coppia formata da Immobile e Keita. Se Inzaghi dovesse invece optare per i 4 in difesa a quel punto De Vrij lascerebbe il posto a Basta con Lulic che scalerebbe nella posizione di terzino sinistro e Anderson libero di entrare nel tridente avanzato.
SPERANZE - La Roma vuole vincere per continuare a inseguire la Juventus; la Lazio per sognare la Champions e riconquistare un Derby che manca dal 2013: ma la speranza maggiore per tutti - tifosi, società, istituzioni - è che l’Olimpico torni a ripopolarsi in fretta. Perché un Derby con lo stadio vuoto e senza spettatori è un Derby perso prima dell'inizio della partita, da tutti.