LAROMA24.IT – L’obbligo è ripartire subito. La Roma, reduce dal ko di Genova e dalla prova tutt’altro che esaltante in Coppa Italia contro il Cesena, è alla ricerca di una reazione dopo la flessione negativa dell’ultima settimana. E forse non può esserci momento migliore per tornare a convincere. Febbraio e marzo sono i mese del tour de force per i giallorossi, che saranno impegnati in gare ravvicinate e importanti tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Il primo atto ci sarà martedì, quando all’Olimpico farà visita la Fiorentina. All’andata la formazione di Spalletti incasso la prima delle cinque sconfitte stagionali. Un ko, maturato per le discusse decisioni di Rizzoli (il gol di Badelj con fuorigioco attivo di Kalinic e un rigore non assegnato a Dzeko per fallo di Tomovic) che lascia ancora l’amaro in bocca.
ANDAMENTO – In un mese tante cose possono cambiare. E dalle parti di Firenze lo sanno bene, visto che i viola arrivano sull’onda di una striscia positiva che perdura da 5 partite: 4 vittorie (tra cui il 2-1 rifilato alla Juve) e un pareggio (il rocambolesco 3-3 con il Genoa di domenica scorsa). Un 2017 iniziato con il piede giusto per la formazione di Paulo Sousa, ora a soli 3 punti di distanza dal quinto posto occupato dalla Lazio e quindi in piena corsa per un posto in Europa
CHIAROSCURO - Un momento positivo che passa anche dalle prove dei singoli, da Nikola Kalinic e dal suo ‘no’ alle sirene cinesi al “figlio d’arte” Federico Chiesa. Ma non basta un mese a far dimenticare una stagione che fino a questo momento ha vissuto di alti e bassi. Le distanze dalla zona Uefa ora si sono ridotte ma fino allo scorso dicembre i viola sono stati sempre ai margini della lotta per un posto in Europa. Dove peraltro la Fiorentina già c’è, visto che è assieme alla Roma l’unica altra sopravvissuta alla fase a gironi di Europa League, pur se ha strappato la qualificazione ai sedicesimi solo all’ultima giornata, dopo un cammino tutt’altro che esaltante. Di quella brutta parentesi ne ha fatto le spese anche il tecnico Paulo Sousa, a fine novembre ferocemente contestato dalla tifoseria.
FORMAZIONE - Ma il passato ormai è alle spalle e la formazione di Sousa, che ha il gioco offensivo e l’organizzazione tra le sue armi migliori, si è riproposta a livelli convincenti. D’altronde non è un caso che il nome del tecnico portoghese sia circolato negli scorsi mesi come possibile sostituto di Allegri sulla panchina della Juve. Con la quale Sousa militò per alcune stagioni quando era calciatore, tra l’altro “strappato” alla Roma da Luciano Moggi. Tornando però alla sfida di martedì prossimo, i principali grattacapi del tecnico portoghese riguardano gli infortunati Tatarusanu e Gonzalo Rodriguez, entrambi da valutare. Per la gara di martedì Sousa confermerà il suo 3-4-2-1. Sportiello in porta, linea difensiva composta da Sanchez, De Maio e Astori. A centrocampo Badelj e Vecino in mediana con Chiesa e Maxi Oliveira sugli esterni. In avanti Bernardeschi e Borja Valero a supporto dell’unica punta Kalinic
EX ‘MANCATI’ – Una sfida, tra Roma e Fiorentina, che conta tanti incroci particolari. Paulo Sousa non è l’unico ex mancato. Basti pensare a Borja Valero e Badelj, due “pallini” di Luciano Spalletti e più volte accostati alla Roma nelle ultime sessioni di mercato. Il grande ex della partita, Mohamed Salah, non ci sarà perché rientrerà alla base solo dopo la finale di Coppa d’Africa. L’unico a condividere un passato con l’avversario di turno sarà dunque Davide Astori, che due anni fa arrivò nella Capitale dal Cagliari (dopo che Sabatini lo strappò alla Lazio) e visse una stagione di alti e bassi con la Roma di Garcia, non guadagnandosi il riscatto.
DDA