La vigilia dell'ennesima giornata amara. La stagione 2018/19 non finisce di lasciare strascichi negativi in casa Roma: domani si concretizzerà l'addio di Francesco Totti, che motiverà in conferenza stampa le ragioni che lo hanno spinto alle dimissioni (non ancora ufficiali ma formalmente annunciate). "Cosa resta a fare se non conta nulla?", si chiede Roberto Renga. "Potremmo dire che è stato pensionato due volte", sottolinea Paolo Marcacci. Matteo Raimondi si interroga sul ruolo di Franco Baldini: "L'unica spiegazione? Non è un consulente ma un socio di Pallotta".
_____
Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
_____
Dopo l’addio di De Rossi e quel “io non volevo” detto da Totti, si è capito chiaramente che Totti nella Roma come dirigente non conta niente. Cosa ci resta a fare in una società in cui non conta nulla? (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Il Calcio è Servito)
Totti nella Roma non viene preso sul serio, le cose che dice non vengono proprio considerate. E questo è gravissimo (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Il Calcio è Servito)
Quello che ha dato fastidio a Totti non e è tanto che le sue idee non vengano considerate, il problema è il messaggio che viene mandato all’esterno: leggendo l’ultima intervista di Pallotta sembra che la Roma penda dalle labbra di Totti, ma è evidente che non sia così (STEFANO CARINA, Radio Radio, 104.5, Il Calcio è Servito)
Non riesco a capire la strategia che ha portato a questa situazione: Totti a livello calcistico ha da insegnare molto a tantissimi. Non vedo a chi possa giovare il suo addio (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Il Calcio è Servito)
Mi piace riagganciarmi a quel “torneremo grandi insieme” detto da Totti a De Rossi. C’è un mondo romanista che si conclude e che viene pensionato. Potremmo dire che Totti è stato pensionato due volte… Totti poteva essere un ottimo insegnante di calcio e un insegnante di romanismo per chi la Roma non la conosce e magari è anche svogliato nell’impararla, poteva essere un passe-partout eccezionale. Si è consumata una mancanza di rispetto che è andata fuori controllo e a cui nessuno è stato in grado di opporsi (PAOLO MARCACCI, Radio Radio, 104.5, Domenica Sport)
Baldini? Se il presidente della Roma ha un consigliere di fiducia che da 10 anni fa smontare e rimontare una squadra, facendo prendere decisioni sbagliate, bisogna farsi due domande… L’unica spiegazione è che Baldini non sia un semplice consulente, ma un socio di Pallotta. Manolas? Visto che De Laurentiis ha detto di no anche al prestito di Giaccherini, se la Roma fa uno sconto anche di un milione di euro al Napoli fa una figura mondiale. Per non utilizzare un’altra ‘m’… (MATTEO RAIMONDI, Radio Radio, 104.5, Domenica Sport)
Vogliamo far sempre le nozze con i fichi secchi? La Roma venderà qualche giocatore, avrà qualcosa da investire. E i giocatori forti si pagano, c’è poco da fare. I capolavori alla Sabatini possono uscire ogni tanto, qualche investimento va anche fatto (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
Manolas? Mi risulta difficile credere che sia impossibile fare rinnovi di contratto senza clausola rescissoria. Perché a Pastore vengono dati 3,5 milioni, mentre il centrale più forte della Roma da anni prende solo 2.7? Magari a 3,3 milioni all’anno Manolas avrebbe firmato un rinnovo senza clausola... (GUGLIELMO TIMPANO, Tele Radio Stereo, 92.7)
