LAROMA24.IT (Marco Iannelli) - “Vincere aiuta a vincere” e allora la Roma, domenica alle ore 12.30, deve cercare solo i 3 punti per dare un seguito alla bella prestazione contro il Crotone e mettersi definitivamente alle spalle la sconfitta di Firenze. Contro il Torino la squadra di Spalletti cerca anche la prima vittoria stagionale in trasferta: i giallorossi, coppe (preliminari di Champions e Europa League) incluse, non hanno mai vinto lontani dalle mura amiche. Il tecnico di Certaldo ha ormai fatto la sua scelta per quanto riguarda il campionato: il titolare in porta è Wojciech Szczęsny che si ritroverà di fronte una vecchia conoscenza dei campi inglesi, Joe Hart.
SZCZESNY - Il portiere polacco, nato a Varsavia il 18 aprile del 1990, è stato uno dei protagonisti della rincorsa Champions (poi vanificata) della Roma spallettiana. L’allenatore, nonostante l’acquisto già ratificato di Alisson, ha voluto fortemente la conferma del portiere della Polonia: Sabatini ha accontentato il proprio tecnico e, al termine di una lunga trattativa col club di Londra, Szczesny è tornato ad essere, il 4 agosto scorso, ufficialmente un giocatore della Roma. Alto 196 centimetri, il polacco si è ripreso la titolarità dalla prima partita in Serie A contro l’Udinese, mentre Alisson è stato schierato, oltre che all’andata del preliminare contro il Porto (con Szczesny tornato da poco), in Europa League contro il Viktoria Plzen. Nelle prime partite il portiere polacco ha fatto registrare alcuni errori, sopratutto quando doveva prendere la decisione di uscire dalla porta: tra i pali Wojciech ha invece continuato a dimostrarsi difficilmente superabile e sia a Firenze nonostante la sconfitta, che contro il Crotone (parando un rigore) è tornato a essere una garanzia.
HART - La stessa scelta fatta da Szczesny di ripartire dall’Italia una volta capito che all’Arsenal era chiuso, è stata fatta anche da Joe Hart: titolare indiscusso dell’Inghilterra e del Manchester City fino a quando in Inghilterra non è arrivato Pep Guardiola che ha deciso di puntare su un altro portiere. Il tecnico spagnolo non ha fatto nulla per nasconderlo dato che prima dell’arrivo di Bravo ha relegato l’inglese in panchina promuovendo Caballero a titolare. Diventa dura la vita quando non piaci a Guardiola (Ibrahimovic, Eto’o, Yaya Toure, ad esempio, ne sanno qualcosa) e così Hart ha scelto di rimettersi in discussione e ripartire da Torino. Nato un giorno dopo di Szczesny (19 aprile), ma di tre anni prima (1987), l’inglese sta pian piano prendendo confidenza con il campionato italiano. Caratteristiche fisiche simili a quelle del collega romanista (entrambi alti 1.96) i due differiscono per lo stile che hanno: se Szczesny sembra più pronto tra i pali, Hart dà l’impressione di essere più coraggioso nelle uscite anche se spesso (gol di Totti all’Emirates Stadium il 30 settembre 2014 ad esempio) sbaglia il tempo delle giocate.