LA SFIDA NELLA SFIDA: Pellegrini vs Verre

30/11/2019 alle 17:37.
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LAROMA24.IT (Matteo Arceri) – Nella conferenza stampa di vigilia del match di Europa League con l'Istanbul Basaksehir  Paulo Fonseca aveva affermato: "Pellegrini è pronto per giocare sempre". L’allenatore portoghese infatti difficilmente rinuncia alle sue qualità. È stato costretto a farlo solo quando il trequartista di Cinecittà ha subito lo scorso 29 settembre, nella trasferta di Lecce, la frattura al quinto metatarso del piede destro lasciandolo fuori dal campo per poco meno di due mesi, altrimenti Fonseca lo ha sempre schierato dal 1' (tranne nel match di andata con il Basaksehir all'Olimpico entrato dalla panchina). L'impressione è che possa essere titolare anche nella partita di Verona e sarebbe la terza gara consecutiva disputata dall'inizio dopo l'infortunio.

UNA ROMA CON PELLEGRINI E UNA SENZA - In questi quasi due mesi di assenza si è sentita molto la mancanza di Pellegrini in campo. Ad accorgersene soprattutto Dzeko, in questo periodo poco assistito dai propri compagni e quindi a secco di gol (ha segnato solo con il Milan). Sarà un caso oppure no, ma da quando 'Lorenzo il Magnifico' è rientrato, anche il centravanti bosniaco ha ritrovato quella continuità realizzativa che aveva perso (è andato in gol nelle ultime due uscite della Roma). Insomma esiste una Roma con Pellegrini e una senza. Con lui in campo i giallorossi, in 9 partite (di cui una da subentrato sul 2-0 contro il Basaksehir all'andata) hanno segnato 19 reti con una media di 2,1 gol a partita. Senza il centrocampista, invece, i capitolini, sempre in 9 gare, hanno realizzato 12 reti  con una media di 1,3 gol a match. Numeri questi che testimoniano quanto sia importante Pellegrini per questa Roma, capace di garantire quei passaggi utili a mandare gli attaccanti in porta. Infatti sono 7 gli assist fin qui collezionati dal centrocampista romano di cui solo 3 contro il Sassuolo e 2 con il Basaksehir a Istanbul. Tra i 14 giocatori dei 5 maggiori campionati europei che in questa stagione hanno fornito almeno 7 assist in tutte le competizioni, Pellegrini è l'unico ad aver giocato meno di 10 partite. D'altra parte, come ha affermato lo stesso giocatore: "Per me l'assist è come fare un gol".

PELLEGRINI E VERRE CON L'IDOLO DI DE ROSSI - Tante volte, durante il ritiro con la Nazionale italiana Under 21, Lorenzo Pellegrini e Valerio Verre si ritrovavano nella stessa stanza e trascorrevano il tempo libero insieme a giocare con la Play Station. E chissà se in quei momenti i due non abbiano parlato anche del loro idolo in comune, Daniele De Rossi. Se, però, Pellegrini ha condiviso con l'ex 16 giallorosso due intere stagioni con la Roma, Verre, nato nel vivaio di Trigoria e poi a 18 anni andato  in giro nelle varie squadre italiane,  invece, ha potuto solo raccogliere i consigli che ogni volta l'ex capitano gli dava "come un fratello maggiore". Neanche in quel Roma-Slovan Bratislava del 2011, valida per i play-off di Europa League, Verre, al suo debutto nella prima squadra, era riuscito a giocare insieme a De Rossi, perché in quella occasione il centrocampista di Ostia era guarda caso squalificato. Non è mai approdato in pianta stabile nella Roma 'dei grandi', nonostante di lui si fosse parlato sempre come di un ragazzo pieno di talento, tanto che Bruno Conti, che lo aveva portato a Trigoria a 11 anni, ha dovuto fare muro davanti ai corteggiamenti che Fiorentina e Manchester United avevano manifestato per lui. Presto è diventato capitano e leader dei 94' nei Giovanissimi Nazionali, per poi fare all'inizio del 2009 il doppio salto di categoria negli Allievi dove vince con Stramaccioni lo scudetto. Scudetto che conquisterà anche con la Primavera di Alberto De Rossi nei due anni successivi (2010/11 e 2011/12). Da quel momento in poi il centrocampista romano inizia a vivere nuove esperienze in giro per l'Italia: Siena, dove fa il debutto in Serie A contro il Torino, poi tre stagioni in Serie B con Palermo, Perugia e Pescara, poi il trasferimento a titolo definitivo nella Sampdoria, quindi il ritorno in prestito nel Perugia, fino alla cessione temporanea al Verona.

VERRE CONTRO IL SUO PASSATO - In questo primo scorcio stagionale Verre sta mettendo in mostra tutte le proprie qualità conquistando di settimana in settimana i tifosi del Verona. Proprio con la maglia degli scaligeri ha gioito per il primo gol segnato in Serie A. È accaduto nel match prima della sosta contro l'Inter a San Siro su rigore, dimostrando quindi di avere una certa freddezza dagli 11 metri, anche davanti a un 'para-rigori' come Handanovic. Ma di lui si apprezzano anche i gran tiri dalla distanza, la capacità di dribbling, la buona visione di gioco e quindi la sua abilità nelle verticalizzazioni, tutte doti riconosciute dall'allenatore Ivan Juric che lo ha sempre mandato in campo, da titolare o in corso d'opera. Solo contro il Napoli lo ha lasciato in panchina. Domenica Verre è atteso dalla sfida con la Roma dove non avrà il piacere di affrontare De Rossi neanche da avversario visto che l'ex capitano giallorosso ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua carriera nel Boca Juniors. Una cosa è certa, Verre, nonostante il suo passato nella Roma, che comunque non dimentica, in caso dovesse segnare contro la sua ex squadra esulterebbe, "ma senza esagerare".

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