
Terminata la sosta per le nazionali, la Roma è pronta a tornare in campo e lo farà domani allo Stadio Olimpico alle ore 12:30 contro il Torino in occasione della terza giornata di Serie A. Oggi, giornata di vigilia della partita, Gian Piero Gasperini interverrà in conferenza direttamente dalla sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria alle ore 13:45. Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l'evento in diretta.
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Dybala è pronto per avere i 90 minuti nelle gambe e giocare titolare? La gestione di Wesley?
"Dybala ha lavorato bene in tutte e due le settimane, sta bene ed è in crescita come si è visto a Pisa. Non so se ha i 90 minuti nelle gambe perché non li ha ancora mai giocati, ma è sicuramente in un buon momento. Wesley ha avuto un problema che però non si è rivelato niente di importante, c'era un po' di affaticamento ma dal punto di vista muscolare non sembrano esserci problemi. Ieri si è allenato normalmente e oggi dopo l'allenamento decidiamo".
Come sta Pellegrini dal punto di vista psicologico? Lo vedremo spesso da mediano?
"Pellegrini alla fine è rimasto e per me va bene, è sicuramente un giocatore di valore in più. Ha qualità importanti, ora ha ripreso ad allenarsi con più intensità ma non ha la stessa condizione degli altri. Sarà a disposizione, ha bisogno di aumentare i giri del motore perché la qualità è indiscutibile. Avrà la possibilità per diventare utile durante il campionato. Ruolo? Per me è un centrocampista e non un attaccante, poi può giocare un po' più dietro o un po' più avanti. Dopo Dybala è quello con più qualità nel piede in rosa. Per me è un centrocampista e deve giocare lì".
Come si può conciliare l'esigenza di stare attenti ai conti e l'obiettivo di vincere? Che promesse ha avuto dai Friedkin?
"Non ci sono promesse, solo lavoro da svolgere. C'è la necessità di lavorare bene sotto tutti gli aspetti, la situazione è chiara e dobbiamo migliorare sia dal punto di vista economico sia tecnico. La base più importante è quella tecnica, perché quando migliori quella alzi il livello di tutto e per me è prioritaria. Non ho più necessità di parlare di mercato e altre situazioni, ci sono stati tre mesi in cui andavano prese le decisioni. Ora c'è il Torino, non serve a niente parlare di ciò che è stato fatto o meno prima. Fino a dicembre ci saranno 25/30 partite da giocare, del mercato si parla quando è ora".
Come sta Dovbyk e cosa si aspetta?
"Mi aspetto tantissimo da tutti. Ciò che è importante è la Roma e la stagione che dobbiamo fare. Non posso parlare di questioni personali, ognuno deve fare il massimo. Ho parlato con Dovbyk e gli ho chiesto quali sono le sue caratteristiche migliori e lui mi ha detto dentro l'area, la forza e la profondità. Partiamo da queste tre, ma devo vederle tutte e di livello. Sono convinto che farà bene, sull'impegno non ho mai avuto dubbi su nessuno. Bisogna fare grandi partite non solo per sé stessi ma per la Roma, ora contano solo le prestazioni".
C'è uno zoccolo duro della squadra? Gli altri devono arrivare al loro livello?
"Assolutamente, lo zoccolo duro è quello ed è fondamentale. Le gerarchie possono cambiare, ma tutti devono essere pronti. Alcuni sono arrivati da pochissimo, è normale che sia così. Non ho preclusioni per nessuno, ma non regalo niente a nessuno. Si gioca in 11 più 5, poi ci sono gli allenamenti e tante partite tra le campionato e coppe, ma bisogna conquistarsi l'opportunità di giocare. Chi è più avanti deve difendere questa possibilità, ma nessuno è tagliato fuori".
Con Baroni ha sempre avuto delle difficoltà: quali sono state?
"Mi consola solo che sono sempre finito davanti a lui in campionato (ride, ndr). Baroni è un ottimo allenatore e ha fatto un percorso di livello. I risultati negativi? Speriamo di smentirli subito, così accorciamo le distanze".
La Roma cercherà di blindare il risultato già nella prima parte di gara o ci sarà un cambio strategico?
"Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero. Inizialmente le gare sono equilibrate e difficili, ma noi dobbiamo giocare tutta la partita con la miglior attenzione e condizione perché il campionato è più equilibrato che mai. Contro Bologna e Pisa abbiamo fatto due ottime gare, ma abbiamo sofferto fino alla fine".
Cristante e Mancini sono migliorati rispetto a quando li aveva all'Atalanta? Cosa rende Cristante speciale, dato che gioca sempre?
"Hanno fatto un'ottima carriera, all'Atalanta erano giovani emergenti e alla Roma hanno dato un contributo importante. Li ho ritrovati bene, Mancini è tornato in Nazionale e Cristante molto vicino. Sono avvantaggiati perché mi conoscono e con me hanno fatto molto bene, ma fino a questo momento tutti sono stati eccezionali come disponibilità e voglia di fare".
Hermoso a destra è una soluzione di emergenza o una certezza? Ghilardi è pronto?
"Non mi ricordo di aver ripreso tante volte Ghilardi in amichevole, le indicazioni non vanno confuse con rimproveri. Lui è giovane e ha bisogno di essere seguito di più, ha meno esperienza di Hermoso. Rispetto ai giocatori che stanno giocando Ghilardi ha bisogno di tempo, ma è nei profili dei giovani che speriamo possano crescere bene".
In cosa ha trovato questo club al di sopra delle aspettative? E viceversa?
"Il club ha un grande centro sportivo, è da Champions come il pubblico. Inoltre c'è uno spirito di squadra di alto livello. Sul resto possiamo lavorarci insieme e crescere".
In caso di forfait di Wesley possono giocare Rensch o Celik?
"Sì, le soluzioni sono queste. Possono giocare lì anche El Shaarawy e Soulé, abbiamo più soluzioni e ci penserò stanotte".
Capello, Garcia, Spalletti e Mourinho hanno vinto le prime tre partite di campionato e domani potrebbe toccare a lei...
"Avremmo tre punti in più e sarebbero importanti, ma siamo all'inizio del campionato. In questo momento conta come ti proponi, che partite fai e che atteggiamento hai. Su queste cose va costruito il campionato, non possiamo pensare a determinati obiettivi. Ci vorrà più tempo, 10 partite, ma le idee chiare ce le hai alla fine del girone di andata quando hai incontrato tutti gli avversari".