Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia del match di domani sera che vedrà i giallorossi ospitare l'Inter di De Boer nel posticipo domenicale del settimo turno di campionato. Queste l'intervento integrale del mister gialloroso:
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"La situazione indisponibili riguarda solo Vermaelen, dobbiamo rivalutarlo sul campo la prossima settimana, ma dipenderà di quella che sarà la sua risposta nelle esercitazioni. Per il resto tutti disponibili"
L'inter in stagione ha alternato prestazioni buoni ad altre meno, più difficile preparare questo tipo di gare?
"Nemmeno noi fino a questo momento abbiamo mandato segnali precisissimi su quello che siamo noi. E' fondamentale che facciamo bene noi, far vedere il livello di squadra e di gioco che abbiamo raggiunto noi. Secondo me ultimamente ci siamo allenati bene, siamo reduci anche da una bella partita e siamo sulla strada buona. E' quello su cui dobbiamo concentrarci, le cose su cui possiamo migliorare noi e naturalmente poi dare anche un'occhiata agli avversari. L'Inter è una squadra forte, come la Roma, e prima o poi mostrerà il suo valore, c'è da stare allerta"
Migliore attacco in campionato ma troppi gol subiti. Cosa manca per trovare l'equilibrio?
"Mancano una serie di comportamenti o di numeri che non sono quelli su cui si basano tutti probabilmente. Ci sono cose importanti come la gestione della palla, i gol, gli assist. Poi ci sono altri dati che non conoscete e probabilmente non vi interessano neanche, ma che danno un'impronta importante su quello che è il rendimento della squadra: i raddoppi di marcatura, la copertura delle linee di passaggio, l'andare oltre la linea della difesa. Sono numeri che non vedo sui giornali ma che hanno comunque influenza notevole sulle gare. In sintesi molti non sappiamo cosa succede dove non è la palla, che è altrettanto importante rispetto a dov'è e a dove quindi si viene attratti. Voi un po' più di me"
Come giudica il poco equilibrio sui giudizi dati da De Boer?
"Lo conosco solo dai match che ha giocato l'Inter. A prima occhiata mi sembra una persona molto seria, professionale. Se l'Inter l'ha scelto c'è un perchè: i giocatori fra di loro parlano, lasciano degli apprezzamenti, e i dirigenti uguale, si sa in giro quello che è il modo di allenare il gruppo. Lui va lasciato lavorare, ha iniziato ora e sono convinto che farà vedere il suo valore, ha già preso posizioni scomode evidenziando personalità e sicurezza sul proprio ruolo. Farà vedere quello che è il suo valore. Ci sono progetti di lavoro che vanno valutati a lungo termine, 6-8-10 mesi, 1-2 anni. Quando si lavora bene può essere che dentro accada una qualsiasi cosa e si passa da una settimana dove si dice che non è capace alla settimana dopo in cui è un fenomeno. E' la necessità di dover chiudere giornalmente delle notizie a differenza di una scelta di cultura italiana che sarebbe sicuramente diversa"
C'è un problema di dipendenza da Totti? Pensa di farlo giocare con l'Inter?
"Secondo me è giusto non dare vantaggi all'Inter, che è una squadra forte, e non dire nulla sulla formazione. A giugno volevate fargli fare il tour dell'ultima partita in tutti gli stadi, oggi chiedete la sua riconferma da titolare in una partita importante. Se si stesse a metà e si ragionasse con più equilibrio si troverebbe la situazione a tutto. Fino a qui mi sono comportato come ho ho detto sin dal primo momento. Francesco sta bene, ma poi ci sono sempre i numeri che voi non conoscete o che non portate alle luce. Voi conoscete l'uno e il due ma in mezzo ci sono numeri infiniti che voi non conoscete, io devo tener conto di tutti".
Caratteristiche dell'Inter congeniali alla Roma?
"Dipende da come sapremo sviluppare la nostra ricerca di gioco in velocità. Preferisco una squadra che mi viene ad attaccare: se sono bravo gestisco la palla e ho molto spazio dietro la linea difensiva. Ma a volte se attaccano bene possono toglierti tranquillità nella gestione della palla. Dipenderà dalla loro intensità e dalla nostra velocità nel trovare idee di continuo. Sicuramente bisogna essere pronti a tutte le fasi di gioco e a tutte le velocità"
Mai stato vicino ad allenare l'Inter?
"Non mi piace parlare di chi mi ha cercato. Ho allenato le squadre che si sono interessate a me e sono contento del mio trascorso: tutte esperienze che mi hanno dato moltissimo e spero possa ricapitarmi di rivivere altre emozioni importanti"
I numeri che noi che non vediamo come sono? Ottimi, buoni o scadenti?
"Se sono buoni i numeri che io raccolgo vinciamo la partita, se noi facciamo più raddoppi di marcatura vinciamo la partita, se copriamo più linee di passaggio conquistiamo più palloni. Non abbiamo però un equilibrio forte di squadra. Non siamo al meglio nell'addizione di tutti questi numeri di cui non ho mai sentito parlare. Salah per esempio, come Callejon, è molto bravo ad attaccare la linea difensiva: Callejon è il migliore di tutti, ma anche Salah è molto bravo, se attacchi 20 volte poi una palla dentro la metti. La Juventus è la più forte di tutti, migliorerà per le qualità che ha. Noi dobbiamo sfruttare tutte le nostre situazioni, perchè non ripassano, e ora siamo dietro in classifica"
Totti utilizzato più volte nelle ultime 5 giornate rispetto agli ultimi 9 mesi. Può giocare anche nelle partite ad alta intensità?
"L'ho detto da subito, diventa fondamentale fare il bene della squadra. Siccome lui ha fatto bene è stato preso di più in considerazione e c'è una coerenza nel mio modo di lavorare. E' chiaro che anche voi se avete detto che avrebbe dovuto smettere avete valutato la sua età, senza aspettare il bilancio dell'anno scorso. Se Totti fa bene è perchè è dentro la squadra e io, a differenza vostra, ho sempre valutato solo queste situazioni"
E' preoccupato della dipendenza della squadra da una giocatore di 40 anni?
"A me fa solo piacere quando la squadra migliora. Se devo essere preoccupato per qualcosa lo sono per il resto della squadra. Secondo me Iturbe ha preso una punizione importante sul gol di Fazio, e lui non viene mai menzionato da nessuna parte, senza nessun merito di aver saltato un avversario ed aver retto un contrasto. Non viene dato valore agli altri per le stesse situazioni che sviluppano e sono altrettanto importanti, è sempre per la solidità mentale della squadra. Se poi Francesco fa più gol e più giocate, io sono contento e lo tengo presente, sempre valutando dalla mia posizione quello che ritengo sia giusto che lui possa dare. Purtroppo questo è il ruolo mio, e non lo potete fare voi".