LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) - Wojchiec Szczesny e Lukasz Skorupski, poche vocali ma tante grandi parate: quella di domenica al Castellani si preannuncia una sfida dalla difficile pronuncia ma dall'alto tasso tecnico fra i pali. La Roma, che ad Empoli cerca la quinta vittoria consecutiva in campionato, avrà modo di osservare il proprio portiere, ceduto in prestito biennale ai toscani per permettergli di fare esperienza nel nostro campionato.
I due portieri si trovano nuovamente uno contro l'altro a otto mesi di distanza dal loro ultimo confronto: in quell'occasione l'unico a riuscire a far raccogliere il pallone in fondo al sacco a Szczesny fu Ervin Zukanovic con una sfortunata autorete; andò decisamente peggio a Skorupski, trafitto da una doppietta di El Shaarawy e un gol di Pjanic.
OGGI E DOMANI - Lo scorso anno la Roma si assicurò in prestito dall'Arsenal le prestazioni di Szczesny, relegando così Morgan De Sanctis a secondo portiere e permettendo proprio a Skorupski di andare a fare esperienza in Serie A dopo un discreto campionato giocato in giallorosso. Col tempo, Wojchiec ha convinto prima Rudi Garcia e poi Luciano Spalletti, che ha fortemente insistito affinchè il polacco restasse ancora un anno in giallorosso nonostante l'arrivo di Alisson dall'Internacional.
Ad oggi Szczesny è il titolare designato dal tecnico toscano per difendere i pali romanisti fino a fine stagione, quando la Roma dovrà decidere se sborsare la cifra richiesta dall'Arsenal per acquistarne il cartellino; in caso le strade si separino, i giallorossi sono pronti a riabbracciare Lukasz, visibilmente maturato dopo il biennio ad Empoli.
RIVALITA' NAZIONALE - Szczesny e Skorupski rappresentano anche il presente e il futuro della nazionale polacca: Lukasz è rimasto fuori dalla lista dei 23 convocati per Euro 2016, mentre Wojchiec ha preso parte alla spedizione francese, giocando però soltanto la prima partita del torneo e saltando le altre a causa di un infortunio al quadricipite. Il futuro della Polonia sembra però nelle loro mani, con i due portieri pronti a raccogliere l'eredità di Boruc e Fabianski quando decideranno di dire addio alla loro nazionale.