Lotito: «La Roma mi segue ma è in ritardo. Combatto i delinquenti da 10 anni»

17/04/2015 alle 14:36.
lotito

LEGGO (E. SARZANINI) – Il derby a Roma, si sa, dura un anno intero. Soprattutto per il presidente della Lazio Claudio Lotito che con ha mai risparmiato stilettate all'attuale dirigenza giallorossa, con cui ha ingaggiato un vero e proprio duello soprattutto in Lega dove le due società sono nemiche dichiarate.

Così il numero uno biancoceleste, nel corso di un convegno sulla sicurezza negli stadi all'Università La Sapienza, nel commentare la dura presa di posizione del patron della Roma Pallotta contro i tifosi giallorossi che hanno esposto gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito, lo ha stuzzicato: «Lui ha ragione? Come Lotito ha ragione da 10 anni: io sono stato il primo a farlo è lui che segue me. Da 10 anni combatto non i tifosi, perché è un termine improprio, non confondiamo i delinquenti da tifosi. La stragrande maggioranza delle persone sono perbene che vogliono tifare la loro squadra del cuore. Poi una sparuta minoranza di gente è additata impropriamente come tifosi, delinquenti abituali che usano il calcio come cassa di risonanza».

Un intervento accompagnato da diversi fischi e qualche “buhh”, che però non hanno scomposto più di tanto Lotito: «Dobbiamo avere il coraggio – ha concluso - di fare una separazione netta tra delinquenti e le persone perbene che poi disertano gli stadi e subiscono». Finito il convegno, sorridente, il patron biancoceleste prima di andare via ha accettato l'invito di alcuni tifosi di scattarsi qualche selfie.